mercoledì, dicembre 31, 2008
martedì, dicembre 30, 2008
In Germania i consumi crescono
mercoledì, dicembre 24, 2008
Un Santo Natale
giovedì, dicembre 18, 2008
Enel: Report per tutte le stagioni
Da Reuters
MARKET TALK: Enel, Centrosim conferma rating buy MILANO (MF-DJ)--Acquisti su Enel. Secondo fonti di stampa, e'' attesa per domani o per l''inizio della settimana prossima la firma con Terna, per la cessione della rete elettrica. Il prezzo ipotizzato originariamente da Enel era di 1,4 mld euro, ma le condizioni di mercato e le difficolta'' di finanziamento avevano indotto Terna a cercare di ottenere un prezzo inferiore. Gli analisti di Centrosim ritengono che, nonostante il ridimensionamento del prezzo, la conclusione della cessione sia positiva per il gruppo, anche in termini di tempistica, data la necessita'' della societa'' di chiudere in tempi brevi le dismissioni programmate. Rating confermato a buy e target price a 6,1 euro sul titolo. Enel +0,85% a 4,438 euro e Terna +3,06% a 2,19 euro.
Enel: come volevasi dimostrare
Enel Riforma per la Borsa elettrica. Il governo cambia la normativa sulla regolamentazione delle contrattazioni e dei prezzi.
08:01
Intanto però le banche che hanno emesso certificati di investimento su ENEL con scadenza 19/12 hanno raggiunto il loro obiettivo
martedì, dicembre 16, 2008
Più di così!!!
S&PMIB: scatto finale
Fantaborsa? Forse? ma merita uno studio più approfondito sulle correlazioni.
sabato, dicembre 13, 2008
La vita dei poliziotti per la stampa conta meno.
In mezzo al fuoco c'è un poliziotto greco colpito da una molotov lanciata da quei "bravi ragazzi"che si vedono in primo piano. Io mi arrabbio quando vedo scene come queste, ma per la nostra stampa è solo una sequenza fotografica. Nessuna condanna (almeno su internet) per il gesto assurdo dei manifestanti.
venerdì, dicembre 12, 2008
La proposta di Berlusconi ha un fondo di verità importante
Da Reuters
Eni ed Enel chiuderanno anno con bilanci sontuosi - Berlusconi BRUXELLES, 12 dicembre (Reuters) - L'Eni
mercati valutari abbiano "divorziato" dall'economia reale. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa finale al Consiglio Ue di Bruxelles, invitando i cittadini a non cambiare i loro atteggiamenti nei confronti dei consumi per non rendere la crisi economica più pesante e più lunga. "Le borse sono una realtà staccata dalla realtà. Ci sono aziende -- e io cito sempre l'Eni e l'Enel -- che quest'anno chiudono bilanci sontuosi perché c'è stato l'aumento del costo del petrolio, che hanno sempre gli stessi ricavi, faranno profitti maggiori e daranno un dividendo addirittura pari o maggiore a quello dell'anno passato. Ditemi perché queste aziende devono essere valutate nelle loro azioni il 60% in meno di quello che erano valutate in borsa un anno fa", si è chiesto retoricamente Berlusconi. Il Cavaliere ha proseguito il suo ragionamento dicendo che "questa è una distorsione dei mercati e delle borse su cui agire con il G8 ed il G20. Io ho indicato una norma, che non so in che modo possa essere attuata, per evitare che ci possano essere negoziazioni nelle borse oltre una certa valutazione dei titoli e sotto una certa valutazione, e ho indicato 20 volte il profitto e meno di 8 volte il profitto portato come metro di valutazione del valore di un'azienda e il suo dividendo paragonato agli interessi che sono pagati sui titoli del debito pubblico. Se i titoli del debito pubblico pagano mediamente il 4-4,5 possono essere presi a parametro per il dividendo di un'azienda che può dare un punto, un punto e mezzo di meno perché a quel rendimento si deve aggiungere una prospettiva di rivalutazione dell'investimento". "Sono cose di buon senso ed io sono fermamente convinto che
il nostro dovere sia di dire ai cittadini italiani: guardate che la misura della crisi sta nelle vostre mani. Lo so anch'io che le borse hanno subito un calo in conseguenza alla decisione americana di non intervenire subito nel sostenere le imprese del settore automobilistico, ma non si può fare nessuna previsione: un giorno salgono, un giorno scendono. Bisogna che l'economia reale sappia staccarsi dal mondo dei mercati valutari che hanno divorziano dall'economia", ha aggiunto. In precedenza Berlusconi aveva rivolto un appello ai cittadini perché continuino a consumare nella stessa quantità di prima in modo da non rendere più pesante e lunga l'attuale crisi economica, in particolare ora che siamo in un periodo di grandi consumi in previsione delle prossime feste di Natale e Capodanno. "Il nostro messaggio è per i cittadini che continuano ad avere in tasca gli stessi soldi, non lo è certamente per quelli che vanno in cassa integrazione e che dovranno utilizzare
intelligentemente le risorse ridotte che avranno. Ma quei cittadini, come i tre milioni e mezzo di dipendenti pubblici, non vedo perché dovrebbero cambiare i loro comportamenti e i loro atteggiamenti di consumo. Non hanno alcun motivo, sono
assolutamente garantiti. Se si fanno prendere dalla paura e dicono: non cambiamo l'automobile, non cambiamo questo e quello... questo è quello che dobbiamo evitare, non hanno motivo di cambiare", ha detto il presidente del Consiglio. Berlusconi ha quindi concluso: "Io continuo a dire che la crisi è nelle mani dei cittadini e non ci sono motivi strutturali che attengono alle banche e attengono alle imprese: i motivi sono soltanto, psicologici, di comportamento".
Illuminanti i dati sulle perdite delle"pensioni private"
da Reuters
Pensioni,sistemi privati molto colpiti da crisi, Italia meno-Ocse ROMA, 12 dicembre (Reuters) - La crisi mondiale che si è abbattua sui mercati finanziari ha colpito il sistema pensionistico privato in modo pesante, secondo l'ultima newsletter Ocse "Pension markets in Focus". Nel periodo gennaio-ottobre 2008, gli asset dei piani pensionistici privati nei Paesi Ocse hanno perso intorno a 5.000 miliardi di dollari, quasi il 20% circa rispetto ai 28.000 miliardi di dicembre 2007. Due terzi delle perdite (3.300 miliardi di dollari) si sono
registrate nei soli Stati Uniti, con Gran Bretagna, Australia, Canada, Olanda e Giappone che insieme hanno accumulato una perdita di 1.200 miliardi. L'Italia registra perdite inferiori alla media (10% in termini reali; 5% nominali). La diffusione della previdenza privata in Italia è però ancora pari a meno di un terzo del totale potenziale. I fondi pensione, che rappresentano la maggior parte del settore pensionistico privato, sono stati più colpiti in quei Paesi Ocse nei quali gli investimenti sono stati concentrati per oltre un terzo sul mercato azionario. I fondi pensione irlandesi hanno registrato la peggior performance con perdite per oltre il 30% del valore nominale (33% in termini reali).
lunedì, dicembre 08, 2008
Societe General: buy Enel target 6,5
Da Reuters
SocGen alza a ''buy'' Enel è in rialzo del 4,4% a 4,28 euro, all'interno di un settore utility europeo che guadagna oltre il 5%. Il titolo rimbalza dopo la batosta della settimana scorsa, seguita al decreto del governo che modifica i sistemi di tariffazione e vendita dell'eletricità. Nell'ottava appena conclusa il titolo ha ceduto il 16,4%.Numerosi broker, dopo il provvedimento del governo, hanno deciso di tagliare la raccomandazione sul titolo, ma gli analisti di SocGen si sono mossi in controtendenza alzando il giudizio. Il broker francese, infatti, ha portato la raccomandazione su Enel a buy dal precedente hold, con un target price fissato in 6,5 euro dai precedenti 7,7 euro.A marzo, scrive SocGen in una nota inviata ai propri clienti, Enel potrebbe presentare un nuovo piano industriale che potrebbe dare sostegno e visibilità al consensus. Il titolo, per il broker, ha ormai toccato i livelli minimi e le stime di utile per il 2008-2010 sono state alzate del 17%.Per SocGen, gli effetti delle norme sulle tariffe contenute nel decreto sono stati sovrastimati dal mercato.www.
I report interessati delle banche
Continuiamo a scrivere su Enel e i report di DB (Deutsche Bank). Si perchè dopo la segnalazione dell'amico Blogger ho cominciato ad approfondire l'argomento ed ho visto che la posta in gioco è ben più alta che non un singolo certificato di DB.
Basta andare a ricercare tutti i certificati emessi su Enel e si scopre che sono tantissimi, per lo più emessi da banche svizzere e soprattutto tedesche oltre alla solita Citigroup. E moltissimi di questi certificati scadono la prossima settimana.
Ma questo non basta. Molti certificati pagano un lauto bonus, che però sparisce (cioè si azzera) se il titolo raggiunge la soglia di sicurezza. E qual'è questa soglia di sicurezza.....guarda caso si colloca attorno a 4.30 o 4.50. Basta che Enel sorpassi questa soglia almeno una volta et voilà, il bonus scompare e il cliente è inc....pardon gabbato. Ovviamente quando tali certificati erano stati emessi Enel viaggiava oltre i 7 euro e gli emittenti ne descrivevano la solidità. Pareva impossibile che Enel perdesse il 50% del suo valore.
Ma ecco che ora grazie a qualche decreto incauto Enel scende; ma non basta ai nostri banchieri non serve un'enel a 5 euro, bisogna farla scendere a 4. Ecco che qualche bel Report costruito ad arte e inserito perfino su televideo (si sa Enel è un titolo per cassettisti con oltre 1.700.000 azionisti) si annuncia la fine del mondo descrivendo scenari terrificanti e prossimi aumenti di capitale.
Ecco. il gioco è fatto. Enel arriva a 4,10 e tutte le soglie di sicurezza scattano e le grandi banche tedesche e svizzere a 1 settimana dalla scadenza guadagnano (cioè risparmiano) milioni di bonus.
Date un'occhiata al sito con l'elenco dei certificati su Enel emessi e quelli in scadenza entro il 19/12/2008 e con soglia di sicurezza raggiunta o altri marchingegni simili che permetteranno di non elargire nulla ai poveri clienti. Cari amici girate sul sito di cui ho inserito l'indirizzo e guardate voi stessi. Certo DB ha pochi certificati su Enel e se ho capito bene, sono a capitale garantito. Quindi non sarà facile dimostrare l'aggiottaggio, ma state pur certi che questo bel piacere sarà ricambiato da UBS, Dresdner Bank, Citigroup, Commerz Bank.....che la prossima volta saranno ben felici di fare qualche report compiacente quando DB avrà in scadenza qualche miliardata di Certificati.
Tre indizi fanno una prova? Decidedete voi.
Non basta criticare, bisogna anche proporre, ecco quindi una proposta semplice per impostare le nuove regole:
- Porre divieto assoluto per banche od emittenti di titoli o di derivati o altri strumenti finanziari di possedere o avere partecipazioni in società che emettono report e analisi finanziarie rivolte al pubblico
- Eliminare le agenzie di rating o in subordine ampliarne enormemente il numero interrompendo l'attuale sistema di oligopolio
- Riportare in primo piano il principio di responsabilità dei gestori di fondi e o degli emittenti di strumenti finanziari proposti al pubblico dei risparmiatori. In altre parole vietare che nei prospetti informativi si scarichino le responsabilità dei gestori che limitano le loro scelte a strumenti finanziari i cui emittenti hanno rating certificati superiori ad un certo livello (ad esempio con rating AAA) .
Il motivo di quete norme è semplicissimo e lo spiego con un esempio. Se abbiamo solo tre agenzie di Rating e tutte giudicano positivamente un certo emittente (ad esempio Lemhan) e se i gestori adottano tutti (per pararsi il c...) la norma che il loro fondo compra solo strumenti con rating positivo e sono quindi deresponsabilizzati dal cotrollo delle società su cui investono ( tanto ci pensano le 3 agenzie) invece di ripartire il rischio lo concentrano. Se invece abbiamo una pluralità di agenzie e i gestori ragionano con la loro testa avremo centinaia di soggetti diversi che studiano il mercato e che effettuano scelte anche differenti ripartendo il rischio. Infine le società di analisti indipendenti porteranno un'ulteriore contrappeso alle informazioni finanziarie evitando che le grandi banche monopolizzino le informazioni a danno di tutto il sistema economico.
Tutto questo non eviterà azioni truffaldine da parte di banchieri che hanno perso qualsiasi senso etico, ma permetterà al sistema di essere un po' meno sbilanciato a favore di poche banche monopoliste che quando sbagliano, come minimo frodano i loro clienti, o addirittura rischiano di trascinare il mondo economico al disastro.
sabato, dicembre 06, 2008
DB fa report interessati su Enel. Amici blogger aiutatemi a smascherarla.
E' tutto vero: vedi la borsa tedesca
Ecco il prospetto semplificato:
Nome
Discount-Plus-Zertifikat auf Enel
N. di valore
CB7AUQ
ISIN: DE000CB7AUQ3
Tipologia prodotto: Discount-Zertifikat Plus
Cap: 7,60 EUR
Soglia di sicurezza: 4,30 EUR
Stile opzione: European
Valuta: Euro
Giorno di emissione: 23/08/2007
Scadenza: 18/12/2008
Ultimo giorno di negoziazione: 15/12/2008
Copertura rischio di cambio: No
Emittente: Commerzbank AG
Segmento premium: Sì
Modello di negoziazione: Specialist
Vorrei che gli amici blogger mi aiutassero a divulgare questa notizia, e mi aiutassero a rilanciare la notizia in modo da dimostrare la scorrettezza (l'ennesima) che una grande banca compie nei confronti dei suoi clienti e del mercato, vendendogli prima dei prodotti strutturati facendo filtrare nei report di una banca amica (Buy Enel) e poi di colpo, proprio alla scadenza gli stessi analisti amici lanciano un sell con target 4, quando la soglia di sicurezza è guarda caso 4,30. Amici, sputtaniamo questi banchieri delinquenti. Mettiamoli alla Berlina.
So che anche molti amici giornalisti leggono il blog.....aiutateci a controllare la notizia e poi se è vera rilanciatela sulle Vostre testate. Facciamo un servizio ai soliti bot people e affondiamo i bancheri delinquenti con la sola arma che possediamo......l'informazione.
Dai amici facciamo una catena di informazione e cerchiamo di dimostrare la forza della verità.
venerdì, dicembre 05, 2008
Caro Tremonti sull'energia è necessaria una riflessione e soprattutto è necessaria una informazione corretta
Bel risultato per un decreto che si chiama anticrisi!
In realtà sulle imprese dell'energia è stato creata una bomba ad orologeria, gonfiata poi ad arte dai solitio analisti cui non è parso vero di poter sparare sulla crocerossa.
Chi più ne ha più ne metta come dimostra il post precedente. E in tutto questo il Tesoro e l'Antitrust e le aziende stesse non hanno certo brillato per comunicazione. Così che i media (perfino televideo) hanno solo rilanciato i report interessati di banche d'affari.
Così che titoli di utiliy, che per definizione sono anticicliche, sono stati massacrati a tutto beneficio delle mani forti che possono rastrellare titoli value a prezzi di saldo.
Poi ci scommetto, il decreto sulle ali dei cassettisti indignati e con il supporto delle aziende interessate verrà modificato e tutto rientrerà, ma intanto il risparmiatore medio verrà falcidiato e lo stesso Berlusconi che aveva suggerito di comprare Enel perderà un po' di credibilità e di fiducia tra suoi potenziali elettori.
Caro Tremonti, certe bucce di banana vanno evitate se si vuole studiare da premier.
Enel: esempio di articolo fatto per creare panico.
MARKET TALK: Enel, potrebbe andare tutto male (DB) MILANO (MF-DJ)--Vendite su Enel, trainata al ribasso dal giudizio di Deutsche Bank che ha declassato il titolo da buy a sell abbassando il Tp a 4 euro. Gli analisti spiegano negli ultimi 3 mesi la regolamentazione e'' diventata piu'' stringente, i prezzi del greggio hanno perso il 50% e la domanda di energia ha iniziato a registrare dati mensili negativi in Italia e Spagna. Gli esperti ritengono che un aumento di capitale o un taglio del Dps non sono da escludere. Enel -1,49% a 4,29 euro.
vz
C'è qualcuno che mi spiega lo svantaggio per ENEL derivato dal calo dei prezzi del combustibile. E' esattamente il contrario. Mah.....questi analisti che prima danno dei target assurdi al rialzo e poi quando il titolo è da comprare vedono tutto nero. Diffidate!!!!
mercoledì, dicembre 03, 2008
Siamo sul terzo minimo.
Fase delicatissima.
Affermazioni Farneticanti di alcuni giudici milanesi
Il nostro giudice invece di combattere il terrorismo e salvare vite innocenti, perde il suo tempo e quello della giustizia nel perseguire agenti dello stato che ben due governi politicamente opposti(Prodi e Berlusconi) hanno coperto per ragioni superiori.
Questi sono atteggiamenti folli, patologici, allucinanti. Ma certo....continuate così, difendete i terroristi (terrorista è anche chi predica, organizza, arruola e arma i terroristi) e accusate e distruggete chi ci difende. Ma andate in Iran a farlo.
Da Reuters
Abu Omar, pm: Prodi, Berlusconi hanno ostacolato giustizia MILANO, 3 dicembre (Reuters) - Nel processo per il rapimento dell'ex imam di Milano Abu Omar, il procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro ha detto oggi che l'attuale presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il suo predecessore, Romano Prodi, hanno utilizzato il segreto di Stato per ostacolare la giustizia. "Comprendo l'aspirazione dei difensori a interpretare il segreto di Stato come se questo potesse diventare impunità o impedire l'accertamento della verità. Comprendo questa
aspirazione perché è la stessa dell'attuale e del precedente presidente del Consiglio di usare il segreto di Stato per ostacolare la giustizia", ha detto Spataro. Nel processo, stamani, la difesa dell'ex numero due del Sismi Marco Mancini ha chiesto la revoca di alcune prove testimoniali o la sospensione del processo fino alla decisione della Corte costituzionale sul conflitto di attribuzioni tra il governo e la magistratura, oppure il proscioglimento del suo assistito. Le richieste della difesa di Mancini sono state avanzate dopo che il mese scorso Berlusconi aveva confermato l'esistenza del segreto di Stato su ordini e direttive impartite dall'ex direttore del Sismi Niccolò Pollari ai suoi uomini per impedire l'uso di mezzi e modalità illecite nella lotta al terrorismo e in relazione alle "rendition" cioè i trasferimenti illegali di sospettati di terrorismo. I pm di Milano Armando Spataro e Ferdinando Pomarici si sono opposti a queste richieste. Spataro inoltre ha detto che la richiesta di prosciogliere Mancini è "fuori dal mondo" e ha spiegato che l'unico limite che discende dall'intervento di Berlusconi è che ad alcuni testimoni non possono essere fatte domande sui rapporti tra i servizi italiani e quelli stranieri. Il pm milanese Pomarici ha aggiunto che se l'intervento di Berlusconi "vuol dire che non si può diffondere il protocollo Sismi-Cia per prevenire gli attentanti, lo condivido. Ma se da questa premessa si vuole concludere che non si può accertare il rapporto tra agenti del Sismi e della Cia in occasione di una vicenda specifica, allora c'è una sproporzione enorme tra la premessa e la conclusione. Se un agente della Cia e uno del Sismi avessero fatto un attentato, allora sarebbe coperto da segreto di Stato", ha aggiunto Pomarici. Il giudice Oscar Magi si è ritirato in camera di consiglio per decidere sulle richieste della difesa di Mancini.
martedì, dicembre 02, 2008
Smentita su blocco tariffe
Il blocco Nel decreto legge "anti-crisi" non c’è alcun blocco tariffario per autostrade, luce e gas. In una nota diffusa oggi dal dicastero di via XX Settembre, si mette in chiaro il significato del disposto al fine di "evitare la diffusione di interpretazioni devianti, strumentali ed interessate" della parte del testo che riguarda diritti e tariffe. In particolare, il ministero ribadisce che "il disposto dell’articolo 3 comma primo, riguarda esclusivamente il blocco di diritti e tariffe vari dovuti a fronte di servizi erogati direttamente dalla Pubblica Amministrazione". Un esempio per tutti? "I diritti e le tariffe dovuti in materia di motorizzazione". Allo stesso tempo, poi, "in materia di Autostrade, energia elettrica e gas, non si applica il blocco di cui sopra, essendo nel decreto stesso espressamente confermato il meccanismo di determinazione dei prezzi da parte delle Authorities".
Enel: cazzata galattica
- Il futuro si gioca sull'energia e in parte sulle energie rinnovabili
- Per questo saranno necessari grandi investimenti
- Enel è impegnata sia sul nucleare che sulle energie alternative, e inoltre sta lavorando per la diversificazione delle fonti energetiche.
- per di più Enel appartiene al tesoro (azionista di riferimento)
- il costo dell'energia è in gran parte dato dal costo delle fonti energetiche impegnate (carbone, petrolio, metano) e dal costo degli impianti. Su questi aspetti è impossibile intervenire
- La politica energetica ha tempi lunghi e necessita di forti investimenti
- Tramite l'Enel lo stato può orientare i propri investimenti pensando al futuro dell'energia italiana e non secondario, creare occupazione
- Per tutto questo non si capisce perchè in questo momento penalizzare il "campione italiano" del settore insieme a tutto il settore. Se lo si fa in nome di una liberalizzazione teorica e velleitaria che in altri paesi sta creando grandi problemi di approvigionamento (vedi USA) l'idea è del tutto miope.
Il governo ha altri strumenti, ad esempio decidere di reinvestire gli utili di Enel e ridurre il dividendo, ma spingendo Enel e tutto il settore ad investire verso il futuro.
Tutto questo senza considerare che c'è un'autority (allora aboliamola e facciamo prima) ed è in atto una riduzione delle materie prime che permette ai gestori di ridurre i costi. (personalmente ho appena aderito all'offerta di Enel Energia che mi garantisce ilprezzo bloccato per 2 anni. E allora che bisogno c'era in questo momento di fare un decreto pasticciato e senza visione del futuro.
Attento caro Tremonti che se anche i tuoi sostenitori (lo sono da tanto tempo perchè condividevo le azioni e l'inteligenza dell'uomo, e più volte l'ho espresso su questo blog) non capiscono allora vuol dire che non c'è più coerenza.
Infine una riflessione sui mercati: gli annunci, e le retromarcia (stile Paulson) sono dannosissimi per la credibilità dell'esecutivo e per la stabilità dei mercati che in questo momento non hanno certo bisogno che anche il Governo si metta un giorno a dire di comprare Enel e Eni e l'altro a fare una politica avversa alle stesse aziende.
lunedì, dicembre 01, 2008
Caro Tremonti rifletti un po' e cerca di non assomigliare a Visco
Per quanto riguarda il blocco delle tariffe.....mi sembra che la reazione dei mercati sia "selfevident" . Gli italiani sono stufi del gioco delle tre carte.
Attenti che con cazzate come questa non si va molto lontano.
Enel e Berlusconi: ci vuole coerenza
Venerdì il Governo con decreto decide di bloccare le tariffe dell'energia.
La mano destra deve coordinarsi con la mano sinistra altrimenti il messaggio che ne discende è pessimo. Oltre al terribile stop and go per i mercati, si rischia un messaggio di pressapochismo che non fa bene nemmeno al governo.
E' assolutamente indispensabile dimostrare una guida sicura e non questi giochetti di prestigio altrimenti sarà il caos.