finanza e politica

lunedì, dicembre 01, 2008

Enel e Berlusconi: ci vuole coerenza

Il mese scorso Berlusconi ha detto pubblicamente di comprare ENEL perchè solida.
Venerdì il Governo con decreto decide di bloccare le tariffe dell'energia.
La mano destra deve coordinarsi con la mano sinistra altrimenti il messaggio che ne discende è pessimo. Oltre al terribile stop and go per i mercati, si rischia un messaggio di pressapochismo che non fa bene nemmeno al governo.
E' assolutamente indispensabile dimostrare una guida sicura e non questi giochetti di prestigio altrimenti sarà il caos.

3 Comments:

  • stavo proprio pensando alla stessa cosa,parlo' anche di eni.comunque che l'uomo abbia la bocca che si apre velocemente questo e' innegabile.Comunque anche per lui questi sono mesi fondamentali ,se non aboliscono le province,se non accorpano i comuni sotto ad esempio i 30/5000 abitanti....vedo un governo impantanato e al quale toccherà negare il voto.magari un giorno capiranno che la gente cambia e quindi o si fa o a casa!Purtroppo senza Berlusconi la vedo grigia,il paese stretto fra la incostenza progettuale di Veltroni e Fini e il centro dell'inutile che piu' inutile non c'e Casini.
    Parlano anche di abolire la detrazione del 55% per il risparmio energetico...sai i fermi uteriori dell'edilizia?...Ancora pochi mesi vediamo cosa combinato se sapranno passare alla storia o se diventeranno il governicchio di Italietta.

    By Anonymous Anonimo, at 12:32 PM  

  • Concordo pienamente. E ribadisco queste non sono critiche che vengono da Veltroni o da Di Pietro. Queste sono critiche che vengono da imprenditori che tengono all'Italia e che si aspettano da un'altro imprenditore (Berlusconi) di fare in fretta le cose che vanno fatte. Gli Italiani hanno votato il PDL per provare a dare una sterzata all'Italia, se non lo fa ora non ci saranno altre possibilità. La compagine di Governo si sfalderà progressivamente sotto i colpi della crisi economica e del malcontento...e andremo verso una deriva "Argentina" fatta di populismo di destra e di sinistra, e di guai per tutti.

    By Blogger duca, at 1:04 PM  

  • Molti ricordano lo swap Fiat, su cui si fece molto scandalo.
    Ma chi ricorda l'equity placement fatto da Fininvest e non so da quale banca americana sulle azioni Mediaset?
    Io lo ricordo bene perchè ero coinvolto.
    Avevo mediato azioni Mediaset di un cliente ed in zona 11 ero in bell'attivo. Mi ricordo che fissai un prezzo di uscita a 11,18. Fece un massimo di 11,20/1... la mattina dopo il titolo crollò a causa di quell'operazione.
    Finivest (Berlusconi) fece una marea di quattrini, ed il titolo non vide mai più quelle quote. A dimostrazione che il rialzo era stato accompagnato per arrivare a quella conclusione.
    Mi andò di lusso. Uscii dal titolo solo per ragioni esclusivamente tecniche, mi sembrava arrivato. Ma immagino la delusioni di quanti avevano in portafoglio il titolo.
    Anche Berlusconi in borsa, insieme a De Benedetti e Colaninno etc etc... non sono molto amici dei piccoli risparmiatori, per non parlare dell'ultimo autogoal che tu hai citato.
    Mi sembra che un piccolo risarcimento, almeno come dividendo, sia doveroso verso chi è stato fedele e mazziato.
    ciao
    Buddy

    By Blogger Buddy Fox, at 6:59 PM  

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