Cosa centra il comico romagnolo con Profumo e Unicredit. Centra centra!
Ve lo ricordate Cevoli quando impersonava l'imprenditore romagnolo ruspante (e anche un po' ignorante) che però non si faceva mai infinocchiare dai super consulenti di marketing strategico e di comunicazione e che nella sua aziendina comandava lui. Certo il personaggio era volutamente comico e quindi forzato, ma rappesenta bene il buon senso di tanti imprenditori veri che hanno fiuto per gli affari e per non prendere le "sole" come dicono a Roma. Facciamo una parentesi e andiamo a leggere la verità di
Geronzi. Il nostro ha bollato l'operazione delle Fondazioni come indegne di una banchetta di provincia.
Io mi permetto di dire che per fortuna ci sono ancora tanti imprenditori di provincia con le palle che non si lasciano abbindolare dai super consulenti e dai super banchieri che dietro alle belle parole nascondono il gioco delle tre carte. (Geronzi è stato un maestro nel sottrarre valore e assets alle fondazioni ad esempio a Roma e a Reggio Emilia).
Il vero problema per le fondazioni era di non lasciarsi sfilare la proprietà di Unicredit e questo non è un problemino da poco. Inoltre nel CdA ci sono persone come Maramotti (propietario dell'impero Max Mara - 100% di famiglia e Zero debiti e del Credem una delle banche più solide in Italia) che rappresentano il meglio dell'impresa in Italia.
Si capisce allora che forse gode di maggior credibilità chi sul territorio suda e lavora che non certi banchieri pieni di derivati tossici, cartolarizzazioni quantomeno sospette e qualche condanna per bancarotta.
Per questo, lo ripeto preferisco Cevoli a Geronzi.