E' ora di abbassare il Rating a Moody's e compagnia
Il Tesoro spagnolo risponde allo schiaffo di Moody's Di seguito riportiamo i punti salienti della “reazione” odierna del Tesoro spagnolo alla decisione di Moody’s di mettere sotto osservazione il rating AA2 del debito sovrano per un possibile downgrade. ;I fattori di cui Moody’s terrà conto sono sia interni che esterni alla Spagna.I fattori esterni riguardano l’impatto sul costo di finanziamento che il pacchetto ufficiale di salvataggio per la Grecia potrebbe avere sui debiti sovrani con rating inferiore a AAA. I fattori domestici invece riguardano il rischio di un mancato raggiungimento degli obbiettivi sul contenimento del deficit spagnolo a causa di ritardi fiscali nei pagamenti da parte dei governi regionali. L’opinione del governo spagnolo è che i fattori esterni considerati si basino eccessivamente sullo sviluppo di breve termine dei mercati. Moody’s ritiene infatti che i rendimenti odierni generati dal pacchetto di aiuti alla Grecia appesantiranno in modo permanente i costi di finanziamento per gli Stati con rating inferiore ad AAA. Ma il Tesoro spagnolo ricorda che i costi medi delle emissioni spagnole si assestano al 3,6%, ed il livello debito/Pil della Spagna è basso. Questo fa sì che le spese per gli interessi della Spagna siano paragonabili a quelle delle nazioni più virtuose tra quelle con rating Aaa. Quindi i timori di Moody’s sono fuori luogo. E’ possibile che a causa dell’interazione tra uno sviluppo negativo di breve termine dei mercati finanziari e una serie di rating negativi sul credito si possa generare un ciclo di “self-fulfilling prophecies”. Questo ciclo può essere interrotto solo dal ricorso ad una solida analisi fondamentale da parte di investitori e analisti. Per quanto riguarda gli argomenti domestici concernenti la possibile revisione del rating, il Governo ribadisce la sua ferma perseveranza nell’applicazione della disciplina fiscale.> Dal documento abbiamo ricavato alcune riflessioni che qui sintetizziamo. Gli spunti che ci hanno più colpito sono essenzialmente due. Il primo è il fatto stesso che ci sia stata una risposta ufficiale. Questo osservazione è meno banale di quanto possa apparire. Il messaggio che arriva oggi dalla Spagna è che il giudizio delle agenzie di rating non è più considerato insindacabile. La Spagna, con questa nota di reazione, tratta Moody’s alla stregua di un qualsiasi interlocutore e non come un “deus ex machina”. Il secondo spunto ci porta a entrare nel merito delle conseguenze di un abbassamento del rating di un Paese o soltanto di un allerta come nel caso specifico di stamattina. Il Tesoro spagnolo parla di “self-fulfilling prophecies”. Il concetto in apparenza complesso si traduce in parole povere come segue: “ci sono previsioni che si realizzano per il fatto stesso di essere state formulate espressamente”. La Spagna dice in sostanza che se Moody’s abbassa il rating o minaccia di abbassare il rating, l’annuncio stesso genera il deterioramento della qualità del suo debito che Moody’s minaccia di punire. Un eventuale downgrade della Spagna non andrebbe quindi a “certificare” un peggioramento delle finanze e della situazione macro del Paese, bensì andrebbe a determinarlo. Abbiamo ritenuto interessante mettere in risalto questo scambio di vedute tra la casa di rating Moody’s e il governo spagnolo in quanto abbiamo l’impressione che possa essere un segnale di cambiamento nel rapporto tra agenzie di rating e Stati sovrani. L’oggetto in discussione è l’infallibilità delle agenzie di rating. Un ulteriore fattore costruttivo è che la risposta sia incentrata sui contenuti e non su banali rimostranze di tono polemico e di carattere politico. La discussione basata sui contenuti offre infatti agli investitori la possibilità di operare su più solide basi rispetto a quelle fornite da giudizi non contestabili e susseguenti allarmismi. www.websim.it