Un esempio di "relativismo"
Prendo spunto dal commento al mio post sui media e i gay (volutamente provocatorio).
Ecco cosa ha detto un Anonimo:
Anonimo ha detto...
...................Uno stato laico deve poter permettere che se uno vuole morire, sia lasciato libero di morire; se uno vuole abortire, abortisce; se vuole sopsare persona dello stesso sesso, lo faccia.Compito dello stato è regolamentare ciò e dire: ok all'aborto, ma entro 3 mesi, dopodichè è omicicio; ok ai matrimonoi tra persone delo stesso sesso, ma ovviamente in comune.Come fanno nei paesi civili.
Mi permetto di continuare..........se uno vuole eliminare le persone oltre gli ottanta anni, basta che lo stato metta una procedura.......se uno vuole essere pedofilo....basta che lo faccia con un bambino consenziente, se uno vuole avere un figlio di due metri alto biondo e con gli occhi azzurri potrà chiedere al medico di modificare il patrimonio genetico, se uno vuole comprarsi degli organi di ricambio potrà farlo basta che una legge di uno stato laico definisca il giusto indennizzo per il venditore consenziente.........se uno vuole.....etccc.....la domanda che faccio all'amico che ha scritto il post è: qual'è il limite del .....se uno vuole.... e dello stato laico? Ci deve essere un limite? Possiamo regolare tutto in base alla libertà del singolo e alle decisioni a maggioranza?
A Sparta i bambini deboli venivano buttati dalla rupe, per loro era del tutto normale, la legge lo permetteva.........mi direte.....2500 anni fa bla bla bla ...........e allora andiamo in Cina nel 2007 dove tutti sanno che quando nasce una bimba in una famiglia povera spesso viene uccisa perchè, visto che c'è un limite di un figlio per famiglia, tutti vogliono un maschio (la prova è che nei giovani le donne sono statisticamente molto inferiori ai maschi). E' tutto normale? Qual'è il limite che poniamo alla nostra libertà e alle regole della nostra democrazia in uno stato laico? Che cosa rende uno stato civile o incivile?
Vorrei che l'amico anonimo provasse a dare qualche risposta......ma il dibattito è aperto a tutti.