Videoconferenza: un problema di organizzazione!
La neve mi da l'occasione di riparlare delle riunioni in video conferenza o in call conference.
Ormai la tecnologia permette di realizzare facilmente collegamenti video audio perfetti.
Inoltre anche la giurisprudenza ha recepito la possibilità di utilizzare tali apparati. Oggi gli imputati possono partecipare ai processi in video conferenza e si può presenziare a un consiglio di amministrazione in Video Conferenza
Già nel 1993 in un consorzio internazionale da me diretto avevamo messo nello statuto la possibilità di partecipare in video conference o call conference e di votare via fax.
Le tecnologie ci sono e il diritto ammette questi strumenti. Allora perchè sono così poco usati. Perchè spendere soldi (una missione di un giorno da Bologna a Roma costa dai 150 ai 300 euro) consumare energia e inquinare l'ambiente usando auto treni e aerei, sprecare tempo (per riunioni di 2 ore si spreca spesso l'intera giornata), e peggiorare la propria qualità della vita rubando tempo alla famiglia o ai propri hobby?
E' solo un problema di organizzazione e di mentalità. Cerchiamo di cambiarlo, solo il 20% delle riunioni sono indispensabili in presenza (forse meno).
Amici blogger contribuiamo a diffondere le cose buone che la modernità ci porta! Come? Regalate ai vostri amici delle telecamere digitali (anche solo da 10 euro) e fategli scaricare Skype e obbligateli a chiamarvi almeno una volta. Dopo capiranno tutto. Bisogna provare.
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