La Banca d'Italia mette in guardia su possibili "brusche" crisi
"Nonostante la recente discesa del prezzo del petrolio,
peraltro previsto rimanere su livelli elevati
nel prossimo anno, i rischi per la crescita globale rimangono
significativi: non può escludersi, come si è
detto, una flessione dei valori immobiliari negli Stati
Uniti; sui mercati azionari e obbligazionari i premi
per il rischio e la variabilità dei corsi si collocano su
livelli molto bassi e un loro aumento porterebbe a un
deterioramento delle condizioni finanziarie; in una
prospettiva di medio termine continua a preoccupare
dimensione eccezionale raggiunta dagli squilibri
nei conti con l’estero delle maggiori aree.
La crescita più bilanciata tra le principali aree
attenua, ma non elimina, il rischio che la necessaria
ricomposizione dei flussi di risparmio e di investimento
avvenga bruscamente, con variazioni significative
del valore del dollaro e possibili ripercussioni
sulla stabilità finanziaria internazionale."
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