finanza e politica

martedì, agosto 07, 2012

Che stanchezza!


Monti: come i medici del Manzoni
Mi scuso con gli amici che ogni tanto capitano su questo piccolo blog e che spesso lasciano commenti sempre molto intelligenti e pieni di buon senso e per questo li ringrazio, ma la stanchezza è tanta.

La stanchezza che deriva da un paese in ginocchio (mi ha appena telefonato un'amica che chiude la sua azienda) e dove non si vede la fine del tunnel.

E' evidente che la medicina somminstrata fino ad oggi non funziona, il cavallo non beve, o meglio l'asino non si muove più, le bastonate ricevute hanno superato la sopportazione, ma ormai è subentrata la rassegnazione. L'Italia è in ginocchio con un sud moribondo e un nord che viene spinto alla deindustrializzazione.

Monti è una marionetta, sembra uno di quei medici di manzoniana memoria che prova a curare la peste con metodi ridicoli e come i medici del Manzoni si mette una maschera per darsi un tono. E' una finzione.

Siamo incastrati in un sistema assurdo (UE, Euro, Trattati Internazionali, Norme che vietano alle Banche Centrali di fare il loro dovere) che non permette più la libertà di manovra dei singoli paesi e soprattutto, siamo incastrati in un sistema che ha eliminato la flessibilità economica, unico antidoto al disastro.

Stiamo ripetendo il 29' e rifacciamo tutti gli stessi errori che fecero i politici e i banchieri nel 29'. Sono passati 80 anni, abbiamo studiato Keynes e visto il New Deal di Roosvelt, abbiamo avuto il piano Marshall e la ricostruzione economica.......... ma la storia non ha insegnato nulla.

Se continua così avremo solo 2 alternative:
- il disastro subito
- un lungo percorso di decrescita e poi il disastro

Per cambaiare ci vuole il coraggio che una classe dirigente di mummie (italiane, ma anche e soprattutto europee) non ha. Quindi.................Si salvi chi può!

4 Comments:

  • Guardavo il Giornale. Menziona der Spiegel, che nomina Berlusconi come uno dei politici piú pericolosi per l´Europa. In un altro articolo viene citato Monti, che dice che con Berlusconi lo spread sarebbe a 1200.

    Berlusconi pericoloso per l´Europa? Motivo per votarlo allora!

    È surreale: nessuno vuole questa UE ormai. I politici la impongono. Quando dicono che un politico é pericoloso per la UE, gli fanno la migliore campagna elettorale possibile! Veramente dei geni... ma meglio cosí!

    Le alternative sono quelle che indichi: o affrontiamo i problemi adesso, oppure il disastro sará peggiore dopo. Quindi, sicuramente meglio adesso!

    Monti puó guardare i risultati del disastro economico, che é radicalmente peggiorato da quando c´é lui. Con Berlusconi sarebbe stato meglio: si arrivava subito al dunque: o si stampano euro per tutti, oppure si torna alle valute nazionali. In sostanza, l´Italia si risparmiava l´autodistruzione che, invece, é in atto ora.

    I commenti dei lettori italiani a quanto dice der Spiegel: "i tedeschi", "i crucchi"... blah, blah, blah... e una sfilza di insensatezze, volgaritá e stereotipi. La realtá é diversa. Quello che dice der Spiegel é quello che dice der Spiegel. Punto. Der Spiegel é di sinistra. È generalmente favorevole all´UE, all´euro, ecc. I tedeschi, invece, non sono affatto d´accordo. La maggior parte vorrebbe tornare al marco. Come ormai anche molti italiani vorrebbero tornare alla lira. I tedeschi non vogliono questa burocratica UE. E non la vogliono neanche gli italiani.

    Non c´é molta differenza.

    Ma non sono né i tedeschi, né gli italiani a decidere. Sono i politici. E questi sono sostanzialmente d´accordo.

    Il sistema sta chiaramente crollando. Siamo dunque a un bivio: o ci si adegua alla realtá e si fa un passo indietro, oppure i politici si ostineranno ad andare avanti con un progetto che non funziona. Per mandarlo avanti ancora, contro la realtá economica e la volontá popolare, servirá la coercizione. Come in URSS. Alla fine, il progetto é chiaramente fallito. Ma ci sono voluti 70 di oppressione e miseria.

    Siamo al bivio finale.

    By Anonymous Anonimo, at 3:30 PM  

  • Concordo.

    By Blogger duca, at 4:20 PM  

  • Una notiziola:

    "Roma, 7 ago. (Adnkronos/Ign) - Produzione industriale a picco a giugno. Lo comunica l'Istat precisando che l'indice destagionalizzato ha segnato un -8,2% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso"

    Tanto per ampliare il divario indicato nel grafico sotto.

    By Blogger duca, at 4:22 PM  

  • Alla fine stamperanno. Altrimenti andrebbe tutto il sistema in bancarotta. Quindi, stamperanno.

    Stampare soldi per alcuni paesi é necessario. Per altri é invece deleterio. Quindi, é una completa idiozia tenere una stessa moneta: non se ne stamperanno abbastanza per chi ne ha bisogno e se ne stamperanno troppi per gli altri. Comunque, per il momento, pare sia proprio questo quello che intendono fare...

    Sebbene, come detto, stampare soldi per alcuni é necessario, questo non risolve i problemi, che sono strutturali. Le politiche keynesiane implicano l´affidamento di ancora maggiori risorse ai politici. A questi politici. Ossia, more of the same. In realtá, servirebbe qualcosa di molto piú semplice: che i politici smettessero di intervenire e lasciassero funzionare l´economia. Cioé, serve il contrario di quello che stanno facendo.

    Stampando soldi verrá comunque miseria. Infatti, i soldi non andranno alla gente, ma alle banche, per mantenere formalmente in vita il sistema. Inoltre, l´allocazione delle risorse in questo modo verrá completamente distorta. Per cui, di contro ad un aumento del denaro, ci sará un calo della ricchezza reale. Infatti, verranno prodotti meno beni e quelli che ci sono perderanno valore. Giá ora tutti vogliono togliere i soldi dai paesi piú deboli. Dopo, li vorranno togliere del tutto dall´UE. A quel punto, dovranno chiudere il cancello della prigione. Come in URSS. Altrimenti nessuno rimane.

    Quindi, oltre a perdere il benessere, si dovrá necessariamente perdere anche la libertá.

    Lo scenario di iperinflazione non avviene necessariamente il giorno dopo che iniziano a stampare. Anzi, piú probabilmente ci sará prima deflazione, dato che l´austeritá porterá ad una distruzione di ricchezza che fará calare la domanda, i prezzi, ecc. Dato che su questo si é costruito un castello di carte di debiti, procedendo in questo modo si renderá necessario stampare quantitá di soldi sempre maggiori proprio per evitare il domino di fallimenti (gonfiando i prezzi, appunto). Cosí, insomma, si inizia un processo irreversibile che alla fine porterá al disastro economico e sociale. Le conseguenze ultime saranno infinitamente peggiori che affrontare il problema ora.

    Tutto questo progetto dell´UE é basato su una concezione del tutto superata, sia come blueprint politico, sia come idea di superstato. Ci si aggiunge un´ideologia economicamente insostenibile. È chiaro che, se non si interrompe, andrá a finire male.

    By Anonymous Anonimo, at 8:19 PM  

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