Tutto in una notte!
Due paesi diversi, due culture diverse, popoli che non si amano, e solo qualche volta si rispettano.
Io ricordo spesso De Gasperi e i suoi sforzi per fare un europa unita. Pochi sanno che De Gasperi si era laureato a Vienna e dal 1911 era stato deputato al parlamento AustroUngarico di Vienna (eletto nel collegio delle dolomiti delle valli di Fiemme e Fassa).
De Gasperi ha vissuto due culture, quella Austriaca (più colti e raffinati dei Tedeschi, ma sempre Tedeschi) e quella Italiana, ha vissuto due Guerre Mondiali (una combattuta a pochissimi km da casa sua, con i suoi Trentini che combattevano per l'Austria e che morirono in grande numero sui fronti dell'est dell'impero.
Perchè oggi ricordo De Gasperi:?
Perchè lui volle fortemente l'Unionne Europea, Perchè c'è un suo discorso a Bruxelles nel quale allora prefigurava un esercito comune europeo. L'obiettivo di un grande statista era quello di creare una comunità di popoli ciascuno con una grande autonomia, ma con alcune grandi forze capaci di tenerli uniti. Il suo obiettivo più importante era quello di evitare a tutti i costi gli orrori di un'altra guerra.
De Gasperi eletto al parlamento di Vienna .- notare le scritte in tedesco |
Le persone illuminate come De Gasperi e dall'altra parte Kohl sanno che le guerre è meglio lasciarle ai campi di calcio e che l'economia deve essere usata per unire e non per mettere con le spalle al muro uno o più popoli.
Perchè quando ad un popolo si lascia come unica alternativa la povertà diffusa e si vuole usare l'economia per creare dei sudditi si mettono i presupposti per i disastri.
Giovedì notte su un campo da calcio si è riportata a dimensioni umane il super ego tedesco, e nelle stanze di Bruxelles per la prima volta la Merkel ha dovuto mettere nel fodero il suo abituale nein.
Ancora piccole cose se raffrontate allo scenario del mondo ma un segnale importante.
Ricordamoci però sempre l'insegamento di De Gasperi, dobbiamo fare di tutto per evitare un nuovo disastro, o addirittura una guerra in europa.
7 Comments:
Quello che stanno facendo sta portando l´Europa ad un disastro.
By Anonimo, at 1:13 AM
La visione di un'Europa liberale di De Gasperi e Adenauer prevedeva la libera circolazione di beni, servizi, capitali e persone ma NON una moneta unica europea, e questo é significativo. Deve chiedersi se é una situazione maggiormente prona a generare conflitti futuri un'unione monetaria e fiscale o nessuna delle due cose.
By dsimonc, at 12:33 PM
L´UE decide regole comuni. Data la diversitá dei paesi partecipanti, le regole che vanno bene per alcuni non vanno bene per altri. Esattamente come l´euro. I paesi piú forti e meglio organizzati riescono a promuovere i loro interessi. E l´Italia? L´Italia ha mandato Iva Zanicchi al parlamento europeo (gli italiani, evidentemente, pensano che sia una specie di San Remo) per rappresentare i propri interessi. Ci ha mandato anche Santoro. Qualche presentatrice tv, ecc. C´é da stupirsi che le regole UE non vanno bene per l´Italia? L´Italia é talmente disorganizzata che non riesce nemmeno a SPENDERE i fondi comunitari a sua disposizione!
Risultato? Le regole europee hanno distrutto l´agricoltura italiana. L´euro ha distrutto l´industria italiana. Il disastro economico e sociale sta portando a disordine politico e, paradossalmente con l´approvazione di molti (o di alcuni), alla totale perdita di sovranitá! Questi sono i risultati della disastrosa partecipazione all´Unione Europea.
E tu che vuoi? Piú Europa!
Ma certo!
By Anonimo, at 3:38 PM
Da notare che questa impostazione dell´Unione Europea fa danno anche a paesi che apparentemente ne beneficiano, come la Germania. Questa conclusione si basa sull´osservazione di quanto avvenuto negli ultimi dieci anni. Ma in quel periodo si sono verificati alcuni fenomeni particolari:
- La Germania ha fatto riforme mirate al miglioramento della competitivitá. (Decisioni interne.)
- L´economia mondiale é cresciuta grazie a paesi impropriamente ancora chiamati emergenti. (Queste sono condizioni favorevoli esterne all´UE.)
- L´euro ha soppresso temporaneamente il responso dei mercati, eliminando le fluttuazioni dei cambi tra i paesi dell´euro, facendo convergere al minimo i tassi di interesse, ecc. Prima dell´euro questi effetti sarebbero stati negativi per l´Italia--MA sarebbero stati graduali ed avrebbero indotto a modificare le scelte politiche ed economiche del paese. Ossia, avrebbero costretto il sistema ad adattarsi, come in passato. La soppressione di questi segnali ha permesso di evitare le scelte necessarie per il paese... con il risultato che ora l´aggiustamento da fare non é piú graduale, ma brutale. Ma é comunque da fare. Piú si rimanda il problema, piú le conseguenze saranno gravi.
L´idea che rimanere nell´euro sia meglio perché altrimenti verrebbe inflazione é errata. Ci sono conseguenze comunque. Rimanendo nell´euro con deflazione distrugge in modo permanente l´economia. Rimanendo nell´euro con inflazione (stampando soldi), altrettanto si distrugge l´economia reale. Le perdite in entrambi i casi sono pressoché permanenti. E possono facilmente portare a conseguenze incontrollabili sul piano politico.
La rottura dell´euro puó essere fatta in diversi modi. Alcuni sono preferibili. Esattamente quali conseguenze ci sarebbero dipenderebbe quindi dal modo in cui verrebbe attuata e, soprattutto, delle scelte fatte a latere in termini di riforme sistemiche.
La svalutazione della moneta permetterebbe comunque di recuperare immediatamente parte della competitivitá perduta. Questo frenerebbe la distruzione dell´economia reale. Dato che tutti i prezzi all´interno dell´economia scenderebbero contemporaneamente, l´impatto sociale sarebbe minore. Alla perdita di valore del patrimonio corrisponderebbe anche una perdita di valore del debito. Mentre la perdita di valore del debito sarebbe permanente, la perdita di valore del capitale sarebbe temporanea. La svalutazione degli asset attirerebbe investimenti. Quando gli investimenti iniziano a rendere, anche il loro valore ricomincia a salire.
La rottura dell´euro é il primo passo essenziale. Il modello europeo non é piú sostenibile. Servono quindi radicali riforme.
Il terrorismo "se salta l´euro, salta il mondo" é fatto da quegli stessi fanatici che hanno portato a questo disastro.
Non serve "piú comunismo" come dicevano in URSS quando le cose andavano male. Serve cambiare direzione. Di 180 gradi.
By Anonimo, at 4:24 PM
I benefici ottenuti dalla Germania negli scorsi dieci anni avranno costi pesantissimi per il futuro. Esattamente come il metodo economicamente suicida con cui é stata integrata la DDR.
Per questo é errato e miope guardare ai benefici tratti dalla Germania dall´euro.
Nessuno ne ha beneficiato.
L´euro é stato imposto totalmente contro la volontá dei cittadini.
Le implicazioni politiche di questo progetto sono ancora piú sinistre di quelle economiche.
By Anonimo, at 7:20 PM
questo!
http://www.tagesschau.de/inland/procontraesm100~_page-3.html
By Anonimo, at 12:41 AM
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