Questo blog si chiama Finanza e Politica. La motivazione è molto semplice: i due mondi sono assolutamente correlati e nel lungo termine è la politica (quella con la "P" maiscola) che guida la finanza e l'economia tutta.
Invito gli amici a leggere questo magistrale articolo di Panebianco (in prima pagina sul Corriere di oggi). Lo scritto di Panebianco è quanto di più efficace per spiegare le interrelazioni tra i due mondi.
L'economia è come una pianta, non cresce sul nulla, ha bisogno di humus. In questo caso sono le idee, la cultura diffusa, la religione, che poi generano la convivenza sociale, e poi le leggi e infine l'attività economica. La politica è la sintesi di tutto ciò. Inoltre è compito dell politica evitare le guerre, sostenere lo sviluppo, proporre una giusta redistribuzione delle risorse. Tutto questo è politica.
Poi ti faccio un ultimo esmpio, quello definitivo: se si ragionasse solo in modo economico, ad un certo punto si praticherebbe l'eutanasia generalizzata..... quando l'uomo non è più produttivo e consuma più di quanto produce......zac e l'econimia è salva. Per fortuna c'è la politica, quella con la P maiscola, che si occupa del bene comune, che fa la sintesi tra le esigenze contrapposte di gruppi, clan, stati, e riporta al centro l'uomo. E quando la politica va in corto circuito e si scatenano guerre e rivoluzioni in pochi mesi si distruggono gli sforzi di generazioni e l'economia viene annientata.
Seguo i mercati finanziari da quando ero ragazzo e mio padre faceva i "premi su Fiat" all'epoca della "marcia dei quarantamila". Da allora ho sempre studiato con interesse gli intrecci tra politica e finanza. Sono "uno spirito libero" che osserva ciò che accade con disincanto, cercando di interpretare e qualche volta prevedere anche ciò che i media non ci raccontano. Guardiamo insieme dietro le apparenze. L'unica possibilità è di consevare la nostra indipendenza e di proporre le nostre idee.
3 Comments:
nel lungo periodo prevale sempre l´economia. basta leggere la storia. o ascoltare marc faber.
nik
By Anonimo, at 2:46 PM
L'economia è come una pianta, non cresce sul nulla, ha bisogno di humus. In questo caso sono le idee, la cultura diffusa, la religione, che poi generano la convivenza sociale, e poi le leggi e infine l'attività economica. La politica è la sintesi di tutto ciò. Inoltre è compito dell politica evitare le guerre, sostenere lo sviluppo, proporre una giusta redistribuzione delle risorse. Tutto questo è politica.
Poi ti faccio un ultimo esmpio, quello definitivo: se si ragionasse solo in modo economico, ad un certo punto si praticherebbe l'eutanasia generalizzata..... quando l'uomo non è più produttivo e consuma più di quanto produce......zac e l'econimia è salva.
Per fortuna c'è la politica, quella con la P maiscola, che si occupa del bene comune, che fa la sintesi tra le esigenze contrapposte di gruppi, clan, stati, e riporta al centro l'uomo. E quando la politica va in corto circuito e si scatenano guerre e rivoluzioni in pochi mesi si distruggono gli sforzi di generazioni e l'economia viene annientata.
By duca, at 3:07 PM
sí, certo, é vero quello che dici.
il problema nasce quando i politici continuano a fare scelte economicamente controproducenti, insostenibili.
nik
By Anonimo, at 4:56 PM
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