finanza e politica

martedì, marzo 01, 2011

Le democrazie mature sono incapaci di generare riforme profonde.



Per spiegare faccio un esempio:
Anni fa ho partecipato al team qualità della mia azienda. L'obiettivo era scrivere le procedure di lavoro interno da inserire poi nel manuale della qualità (ISO 9001) della azienda.

Be' per me è stato veramente istruttivo.

Doveva essere l'occasione per razionalizzare e semplificare i processi di lavoro e le relative responsabilità. Ma diventò un lavoro inutile e dannoso. Il problema era il Team. C'erano 10 persone e tutte volevano inserire qualcosa di loro. Così che invece di togliere ogni giorno si aggiungeva qualcosa. Io mi incazzavo ma era come combattere con i mulini a vento. Alla fine (a mio parere) ne uscì un mostro che complicò tutto ma per un po' venne applicato....poi come tutte le cose inutili venne progressivamente messo nel dimenticatoio.
Ma i danni furono moltissimi.

Morale della favola: quando c'è da semplificare (leggi sburocratizzare), snellire (ridurre i parlamentari) togliere pezzi (Provincie e Camere di commercio)l'approccio condiviso non funziona. Meglio l'approccio top down che bottom up.
Come nelle aziende i grandi cambiamenti si fanno con le crisi gravi.... dove si cambia l'AD e al nuovo si da pieni poteri, negli stati le vere riforme si fanno con le rivoluzioni o le grandi crisi economiche. Quando al potere va un governo forte. (C'è un'eccezione ed èrappresentata dalle democrazie nella fase iniziale, ma è si breve durata)

Il tutto con buona pace di destra e sinistra. Perchè questo è un concetto che vale per tutti.

Noi abbiamo avuto Mussolini, la Spagna Franco, l'Argentina Peron, la Russia Lenin e Stalin, Cuba Castro e la Cina Mao. Si potrebbe andare avanti ancora per molto, ma il concetto è identico anche nella storia dei secoli passati....la rivoluzione francese partorì Napoleone. La Turchia venne modernizzata da Ataturk, la Giordania da Re Ussein etcc.

Piuttosto la storia fa pensare: perchè non è poi così semplice sciegliere il sistema migliore. Quello lento e ineficiente dei team (la democrazia) o quello che cambia tutto velocemente ma lo fa con dittature di destra o con le dittature del proletariato o con qualche generale "illuminato".

Alla fine però rimane una semplice considerazione: noi piccoli granelli di sabbia siamo solo una minuscola particella della macchina; una macchina che con noi o senza di noi ha comunque una sua inerzia e che non possiamo dirigere. Siamo solo spettatori di processi più grandi di noi.

Possiamo capirli, studiarli, subirli o cavalcarli, questo si, ma non cambiarli.
Io sono fermamente convinto che anche la maggior parte dei politici, perfino i segretari di partito e i ministri alla fine possono solo apportare piccole modifiche, accelerare un processo o rallentarlo, ma le dinamiche economiche e sociali di un popolo sono maledettamente difficili da orientare o dirigere. Per questo è tanto difficile portare avanti riforme importanti in Italia indipendentemente dal Governo di Ds o Sx.

Il mio non è pessimismo, ma semplice realismo.

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