La politica Americana in Egitto: saggi o dilettanti allo sbaraglio?
Altro elemento: la quantità di polizia: ad ogni angolo delle strade e intorno alle aziende, o ai grandi alberghi o a quartieri presidenziali, alte mura con agli angoli le torrette di guardia e i poliziotti o i militari di guardia. Ne vedevi ovunque di questi insediamenti e dentro alle torrette in cemento c'erano militari armati.
Le persone che ho conosciuto (un italiano che vive là dalla nascita e un egiziano copto molto colto) mi hanno detto che non ci sono alternative o uno stato forte laico (stile Mubarak) o un governo islamico. Lo stato non è pronto alla democrazia e l'alternativa a Mubarak è o il caos o i fondamentalisti Islamici)
Ora in tutto questo e dopo che per anni il governo Mubarak è stato il governo più amico dell'Europa e degli USA, dalle dichiarazioni della Clinton e di Obama sembra che gli USA lo abbiano già scaricato.
Spero che i nostri fratelli maggiori Americani sappiano che cosa fanno e abbiano un piano B (cosa di cui non ho una gran fiducia) perchè altrimenti isolare Mubarak oggi equivale farlo cadere e dopo ci sarà un grande caos in tutto il medio oriente e poi l'effetto domino. E l'evoluzione più probabile sarà un governo Islamico fondamentalista.
In tal caso prepariamoci ad ondate di immigrati (veri rifugiati politici) che come i boat people del vietnam cercheranno la salvezza verso Italia ed Europa.
Per i mercati potrebbe essere la scusa (si fa per dire) per un bel ritracciamento.
Piccola nota personale:
Se gli USA sperano di sostituire un moderato come El Baradei a Mubarak e così non cambiare nulla..... aspettiamoci il caos. Ero all'estero e seguivo la CNN quando hanno fatto rientrare Benazir Butto in Pakistan (mentre i nostri media la ignoravano la CNN metteva sempre in prima pagina le notizie del ritorno della Butto in Pakistan (era evidente che fosse la loro prima scelta). Sappiamo tutti come è andata a finire. Un bel attentato e la Butto e con lei la politica USA in Pakistan è stata soppessa.
Non è difficile immaginare cosa accadrebbe in Egitto con EL Baradei.
Ma gli americani non hanno una grande cultura storica e non hanno letto il Principe di Machiavelli.
12 Comments:
Dietro alle sommosse per iniziare dalla Tunisia credo ci siano proprio gli Statu Uniti secondo me attraverso i servizi segreti. La finalità? Quella di creare proprio una destabilizzazione nel Medio Oriente per nagari avere le premesse per regolare definitivamente anche i rapporti con l'Iran. Non so se ciò avviene compatibilmente con il volere di Obama o sotto sotto manovrato dai repubblicani che così lanciano la sfida alle elezioni del 2012. Sicuramente un conflitto potrebbe far ripartire la maccina bellica e magari parti di economia che altrimenti non vedrebbero mai la luce (Iraq docet). Spero di sbagliarmi.
By Anonimo, at 7:52 PM
Ops PG
By Anonimo, at 7:53 PM
Hehe.....non credo proprio......la tua tesi presuppone che gli USA siano onnipotenti, io propendo invece per un paese in crisi dove la mancanza di "potenza" non copre più la faciloneria e la ignoranza politica.
D'altra parte se uno legge su Wikyleaks i messagi che le ambasciate mandavano a washinton.... più che informazioni.....sembra mandassero gossip.... non mi riferisco a Berlusconi....ma ad esempio a come hanno definito il Vaticano......robetta da ignoranti..... se le informazioni che dal Cairo o da Tunisi erano di quella qualità........brrrrr che freddo la diplomazia USA fa venire i brividi.
By duca, at 12:13 AM
Gli USA saranno un grande popolo ma non hanno una cultura storica e tutti i loro interventi in campo politico militare hanno dimostrato la loro scarsa preparazione in termini di conoscenza ambientale in cui operano. Caos e disordine sono il risultato dei loro interventi. Che dire del Vietnam, di Cuba, dell' Iraq, della Iugoslavia ed ora del Afganistan?. Con i conflitti e la forza non si risolvono i problemi del mondo e solo un'azione politica lungimirante crea consenso e benessere. I paesi Africani non accetteranno l'intervento americano ed in questo caso l'America non potrà intervenire militarmente pena una rivolta globale a partire dai paesi Nord Affricani sino a quelli del Medio Oriene, senza contare che si darebbe fuoco alle polveri di una guerra di religione. Cosa dovremo attenderci? La solita manfrina di un America lontana e l'inadeguatezza di una politica Europea. Chi sarà presente? La Cina disposta ad intervenire economicamente con un aiuto interessato e proficuo. Aldo.
By Anonimo, at 12:25 AM
...ho appena finito di leggere l'articolo sul corriere "Medio Oriente: il sogno di Bush realizzato con altri mezzi"...stavo giusto domandandomi se il giornalista si ponga il problema che a "vincere" siano gli integralisti ...lui liquida la questione in due righe...
che scenari avranno disegnato gli Usa? ...ripeto la riflessione che avevo fatto al momento dell'invasione dell'Afghanistan e dell'Iraq....Speriamo sappiano quello che stanno facendo !!! ...i fatti però mi pare dimostrino il contrario .
Certo che, in generale, questi eventi pongono a mio parere una domanda: Che cosa fare in casi tipo Iran, Pakistan, Bosnia, Kosovo ecc.??
Prendiamo il caso della ex Yugoslavia...ad un certo punto per fermare il tutto si sarebbe dovuto dire : Mr Milosevic...ho la smetti o radiamo al suolo Belgrado ...poi ne riparliamo ....
Però è chiaro che alla fine ci smena come al solito un sacco di brava gente..i parenti e/o fedelissimi dei vari personaggi "illuminati" ( in senso ironico ) sarebbo in salvo in occidente con svariati miliardi di euro/dollari nella banche svizzere o a Montecarlo?
e quindi ? cosa si fa ?
....mi piacerebbe sapere che riflessioni stiano facendo a Gerusalemme...
Ste68
By Anonimo, at 10:44 AM
Ciao Duca, sono d'accordo con te, sul fatto che non siano gli americani a muovere dietro le quinte questa rivolta popolare nord africana.
Il rischio è veramente elevato per loro, almeno se quanto si legge in internet sia vero, ovvero il pericolo che la protesta possa arrivare a Riyad.
Per il semplice fatto che il petrolio saudita è rimasto l'ultimo forte controvalore per la banconota verde, anche se potrebbe essere la scusa per far collassare il dollaro slavare il loro debito e rilanciare allo stesso tempo una reindustrializzazione interna da parte delle multinazionali (che dopotutto sono loro a controllare mercato) e rimettere in careggiata un paese con una disoccupazione che sta diventando un grave problema. Purtroppo così facendo perderebbero un cliente da 33mld annui di armamenti...ma dopotutto per chi stampa 600mld di dollari per pararsi (o almeno tentare) il didietro cosa vuoi che siano 33mld?
Dopo tutto non possono mica appoggiare una rivolta contro un loro cliente/socio, alla luce del sole...e che figura ci farebbero...soprattutto se dovesse fallire?
Che dici lavoro troppo di fantasia?
By Doge, at 9:07 PM
Temo che il problema sia molto grosso. La crisi ha buttato un grosso masso nello stagno e le onde si propagano nel mondo.....
L'aumento del prezzo dei cereali mette in ginocchio paesi periferici e innesca rivoluzioni.
Allo stesso modo come la crisi delle banche ha messo in ginocchio l'Irlanda etcc
Ne vedremo delle belle... si fa per dire.
By duca, at 9:17 PM
Vista appunto il livello della politica estera statunitense sarei particolarmente preoccupato da un eventuale piano B.
Staremo a vedere cosa ci toccherà
By MB, at 9:52 PM
L'ipotesi che la protesta possa arrivare all'Arabia Saudita al momento è fantascienza.
Tutte le proteste hanno come base la crisi economica,non la democrazia,e al momento in Arabia non c'è nessuna crisi.
By Frank77, at 2:37 PM
Questo non vuol dire che qualcuno non possa scendere in piazza anche in Arabia,ma in numero non sufficiente da impensierire il regime.
By Frank77, at 2:38 PM
Concordo con con Frank.
Ribadisco però la frettolosità con cui Obama/Clinton hanno scaricato Mubarak........ fra l'altro se è vero che quello di Mubarak non è un governo democratico, nemmeno le sommosse a furor di popolo sono democratiche. In una città co 15 milioni di abitanti non è difficile mettere insieme una folla di 1 milione che se pur imponente è sempre una minoranza.
By duca, at 6:51 PM
Io credo fermamente che ci siano gli USA dietro tutto,me lo fa pensare,principalmente,il fatto che prima,durante e dopo la rivolta in Egitto, Israele non ha commentato e non si è preoccupata minimamente di niente,forse perchè va tutto secondo i piani, gli USA sono famosi nel impiegare grandi somme di danaro per sovvertire regimi che vanno contro i loro piani (vedi Cuba). Credo che sia vero che gli USA vogliano far crollare il Dollaro e l'Euro per fondere le due monete in una nuova (probabilmente chiamata Amero), ma prima hanno bisogno di avere tutto sotto controllo,e ci riusciranno,poi andranno oltre nei loro piani,ma questa è un'altra stria. Fatto sta che le democrazie portano corruzione,servilismo,e tanti tanti soldi alle banche,case farmaceutiche e ai politici che hanno appoggiato la rivoluzione contro "il Tiranno" che manteneva magari il debito pubblico del paese a " 0 " !!, cosa alquanto fastidiosa quando qualcuno vuole avere il controllo o meglio schiavizzare con false democrazie una popolazione.
N.B. non sno pro monarchia o dittatura,ma non mi piace neanche essere preso per i fondelli..
vedetevi questo link, puotrebbe interessare a qualcuno: http://giornaleitaliano.info/wikileaks-gli-usa-dietro-la-rivolta-in-egitto-6830
By ermes, at 2:02 PM
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