Articolo di una amica Greca
Ecco l'articolo di Eleni:
Da 10 anni non vivo in Grecia e giro il mondo, ma ho contatto e osservo le cose paragonando con quello che vivo in Germania. La mia famiglia sono lavoratori e mi raccontano da anni della decadenza che succede nel mio paese. Non é diverso da quello che succede in molti paesi europei, specialmente lontani dal centro (come sud Italia). sono sicura che quello che é successo in grecia é segno di una cosa che succederá in molti altri paesi non centrali. Non succederá con paesi intorno le Brusseles, non in Germania, Belgio, Ingilterra, ma forse ai paesi del est quando finiranno gli interessi economici da parte dei paesi piu ricci dell´ovest. Questo che succede in Polonia é anormale.La gente ha stipendi di 300 euro al mese e dapeprtutto spuntano centri commerciali lussuosi di proporzioni megagalattiche. C´é gente che compra,non si chi sono, saranno i polacchi ricchi.
Grecia.il popolo ha gradi problemi causati da una politica indifferente per i problemi sociale che segue direttive dall´estero. cé illegalitá nel mondo lavorativo,si lavora come schiavi perché non esiste personale,per stipendi miseri, o in nero, le scuole decacodo,contemporaneamente esiste una classe dirigente che visita scuole private o manda i figli all´estero,succhiano soldi dallo stato,vengono corrotti... Come dappertutto!Ma quello che non ha funzionato con la Comunitá Europea e la Grecia forse lo posso spiegare, perché negli anni 90 stavo studiando le scienze agrarie quando cominciava la politica comune europea, quella che riorganizzava l´agricoltura di tutti i paesi da Brusseles, e diceva cosa doveva essere coltivato in quale paese, tutto deciso a seconda gli interessi economici, senza interessarsi della tradizione agraria di ogni paese sopra la quale é stata stabilita l´economia di ogni paese attraverso secoli di storia, gente legati con la propria terra. Il decidere la politica e l´economia di un paese da un punto centralizzato in Brusseles, da gente che non conosce in fondo le condizioni fisiche e storiche dei paesi mi sembrava allora ancora una cosa impossibile. Grecia non ha una cultura tipica Europea, é come Sicilia in Italia. Un´ambiente naturale molto particolare, non esiste infrastruttura ma agricoltura, sole, tutto va lento ma bene. In quei tempi mi ricordo che era uscita una legge da Brusseles che vietava ai greci di produrre una specie di formaggio tipico, perché costava meno produrlo in Olanda (perché il latte era forse piu economico). Vecchietti che per anni vivevano producendo un formaggio tipico con amore a magia rimanevano con mani vuote. I figli andavano in cittá per cercare lavoro chissá in quale azienda di management, in un paese che non ha nessuna tradizione in queste cose e nessuna infrastruttura. Se questo non é una piccola fonte di malessere economico che avrá conseguenze piu avanti? Mi ricordo le montagne di mele prodotte e buttate perché i prezzi erano superiori dell´offerta comunitaria. la terra é stata rovinata, la gente ha cambiato stile di vita, tutto perché cosi volevano i politici di Brusseles... Leggi uscite dal cervello di un utopista possono rovinare tutto se non prendono in considerazione la natura umana e le diversitá che ha ogni paese.Secondo me, dopo anni di politica europea superficiale vediamo i primi risultati. Per via del mio mestiere (sono musicista) giro quasi tutti i paesi europei. Dopo l´euro ho notato che i prezzi dei prodotti nei supermercati sono diversi da paese a paese. I prodotti in Grecia (anche per i prodotti tipici greci, come olio e vino) sono quasi il doppio del prezzo in Germania e Italia. I prezzi piu bassi sono in Germania. Lo stesso problema vedo in Polonia e Cechia che si stanno preparando ad entrare all´euro. I prodotti sono molto piu cari che in Germania-Italia.Non so perché succede questo, ma sará per la differenza del corso della moneta originale nazionale e del Marco che era la moneta piu forte prima dell´euro.Ma quanto puo durare una situazione del genere? per quanto tempo la gente potrá con stipendi inferiori di quelli tedeschi pagare prezzi superiori da quelli tedeschi? ovvio che un giorno tutto crollerá.
Un ultimo commento. Quando la comunitá europea ha detto all´italia di togliere il marchio dop dal parmiggiamo perché si poteva produrre un formaggio simile ma piu economico in danimarca, Italia ha rifiutato. Questo vuol dire "avere le palle di amare la propria tradizione" e proteggere gli interessi del proprio paese anche se si faceva parte di una comunitá economica. Da noi Greci esiste da decenni un complesso di inferioritá e invece di avere le palle di proteggere le nostre cose, si segue tutto cio che ci dicono all´estero. Si chiama da noi "xenomania". Dovremmo da molti anni dire piu spesso "no" alle direttive europee... quando non ci facevano del bene. ma non l´abbiamo fatto.Fare parte di un universo globale (che io ritengo un passo positivo per l´umanitá) non significa perdere la propria identitá. Bisogna camminare su due binari... Voi cosa pensate?
3 Comments:
condivido al 100%!!!
ottimo articolo e lo dico da contadino.
le leggi comunitarie mirano a distruggere le piccole e sane produzioni caratteristiche del territorio in modo da dare grossi vantaggi alle mega-aziende che di fatto fabbricano (e non producono) i prodotti alimentari.
By LL, at 6:36 PM
che sorpresa! :-)))) gentilissimo. Oggi nella Süddeutsche Zeitung un articolo interessantissimo sulla situazione greca dove spicca l´intervista di una ragazza 35enne che vive ancora con la madre e campa con 350 euro al mese... Leggendo ho capito che le mie sensazioni non erano sbagliate. I storici dicono che il greco odierno si é ritrovato sul "lettino del psicoanalista" dopo questa crisi, perché ha perso la sua identitá fra il volere essere "europeo" ma non rinunciare ai suoi "tempi lenti" di un Zorba.
grazie comunque e un saluto alla bella Italia.
By Melpomeni, at 4:36 PM
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By Farhan Tanvir, at 4:09 PM
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