finanza e politica

giovedì, giugno 26, 2008

E' arrivato l'autunno

E' si, in borsa è arrivato l'autunno, e non si vede cosa possa portare un po' di sollievo. In realtà gli USA sono già in recessione da un po', ma la bufala dell'inflazione "core" e altre amenità del genere la nascondono ai più. Ora però tutto diventa più difficile.

Ricordo poi a tutti che il rialzo delle materie prima avrà effetti negativi su Europa e USA, ma avrà effetti terribili, o addirittura devastanti su India e Cina che hanno indutrie energy intensive e che soffrono più di tutti per il rincaro dei trasporti, avendo la produzione molto distante dai mercati di sbocco. Inoltre le industrie cinesi o indiane sono molto meno "elastiche" di quelle europee e per nulla abituate alle crisi (non avendone mai conosciute in tempi recenti) per cui vedo tempi molto, molto duri.

Per parte mia......mi sto mangiando le mani....perchè un ribassista nato come me non può starsene fermo in questi periodi.......eppure è proprio quello che sto facendo. Impegni vari mi stanno tenendo lontano dalla borsa e questo mi dispiace moltissimo.

Un ultimo pensiero: ricordo agli amici che in borsa vige la stessa regola della metereologia; la regola della persistenza dei fenomeni: quando piove piove sempre, quando c'è il sole continua a far caldo per mesi. Lo stesso vale per i mercati: chiamatelo trend, chiamatelo persistenza dei fenomeni, la sostanza è sempre la stessa.
Dunque attenti, cari amici cassettisti questo non è un mercato per voi......lo dico da mesi, anzi da più di un anno, e adesso lo confermo. Ci possono essere rimbalzi, anche violenti, ma su quelli bisogna vendere e andare al ribasso oppure comprare "pronti contro termine a 3 mesi.

2 Comments:

  • occhio ai pronti... la controparte potrebbe non rispettare gli impegni

    By Anonymous Anonimo, at 9:09 AM  

  • Ciao Duca, non sono molto d'accordo con te riguardo gli effetti delle materie prime. Penso che l'effetto sarà inverso, materie prime elevate comporteranno ad una diminuzione degli utili da parte delle aziende. Ebbene, chi potrà permettersi ciò? Le aziende europee indebitate o quelle cinesi con una buona dose di dollari (svalutati ma sicuramente meno indebitate rispetto a quelle europee), considerando inoltre che gran parte delle aziende europee delocalizzavano all'estero la produzione (ricaricando semplicemente delle merci prodotte in cina, india o paesi limitrofi). Anzi a maggior ragione materie prime elevate comporteranno ad avere una Cina che sarà in grado di acquisire grosse fette di mercato (anche a costo di lavorare a guadagno 0) e un'europa (e in italia sopprattutto) che rischierà un bel tracollo (considerando che molte aziende produttive sono già state dismesse da anni e ricostruirle in tempi brevi ed in un mercato orso è praticamente impossibile). Tutto questo finchè non saremo talmente impoveriti da doverci accontentare da stipendi da cinesi e permetterci il lusso (si fa per dire) di competere con le aziende asiatiche.
    Mesi fa parlando con un importante imprenditore ( e politico, di cui non faccio il nome) mi disse che tra 10 anni ( e forse meno) gli italiani saranno i cinesi d'europa, d'altronde come non fare a non credergli, la nostra economia è già fortemente sotto pressione (vedi spread con il BUND) ulteriori rallentamenti non so che effetto possano avere sull'italia, anzi a dir la verità lo so, ma poi dicono che sono pessimista.......

    By Blogger Doge, at 12:11 PM  

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