Orso: perchè tutti piangono?
La prima: se uno legge giornali finanziari, o siti specializzati in questi giorni non fa che percepire la preoccupazione per la caduta delle borse. Tutti si domandano se ci sarà un crollo, o se è solo una correzione, ma in ogni caso il tono di fondo degli articoli o delle interviste è un tono preoccupato, come se dal calo dei mercati arrivassero solo perdite. Il motivo è semplice, la maggior parte degli intervistati o di chi scrive articoli sono gestori di fondi che gestiscono masse di investimenti enormi e che lo possono fare solo al rialzo e con grande lentezza. Per questo motivo, da anni, non compro un solo fondo azionario o bilanciato. Questi strumenti in genere sono pachidermi che quando il mercato cresce sottoperformano, quando il mercato va giù, scendono più sel mercato. Per un buon trader non deve esserci alcuna differenza tra crescita o discesa. Un trader può guadagnare sia col toro che con l'orso, con una sola avvertenza, l'orso è sempre molto, molto più veloce del toro; mi spiego: i ribassi sono veloci, delle mazzate violente che in poche ore o in pochi giorni annullano i guadagni di settimane o di mesi, per questo l'orso va maneggiato con cura, va osservato attentamente, magari incollati ai book, e secondo me, va cavalcato facendo largo uso di derivati, con un effetto leva potente, che allo stesso modo protegge in caso di brusche virate. Dunque, non ascoltiamo le cassandre di sventura, semplicemente i gestori dei fondi vedono le cose dal loro punto di vista, un buon trader deve essere allenato a "cambiare il suo punto di vista".
La seconda considerazione: molte persone non hanno alcuna preparazione storica, questo avviene anche tra persone apparentemente colte, laureati, specialisti con master. Viviamo in un'epoca di specialisti che magari non sanno nulla dell'impero romano, o della rivoluzione francese, o per venire a noi di Stalin e Mao. Cosa c'entra questo? C'entra moltissimo, perchè non è possibile lavorare sui mercati senza una visione più ampia del contesto giornaliero, viviamo all'interno di cicli a volte amplissimi, fatti di grandi balzi in avanti, e di grandi crisi. Quello che voglio dire è che la storia ci insegna che non è mai esistita solo l'espansione, che vi sono state grandi crisi economiche, addirittura crisi di interi sistemi, insomma quelli che noi chiamiamo ribassi, orso o crollo, sono sempre esistiti, ce ne sono di piccoli, medi o grandissimi, dobbiamo prenderne atto, e comprendere grazie ad una visione storica più ampia se ci troviamo in mezzo a un orsetto in fasce o a un grizzly gigante. Per questo serve l'analisi tecnica e soprattutto una visione storica delle cose.
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