finanza e politica

martedì, aprile 12, 2011

Perchè l'Italia è tutt'altro che da disprezzare.

Ho fatto due post, uno pessimista sul Giappone e uno orientato al futuro (Energia abbondante e a basso prezzo) e termino parlando dell'Italia. Perchè essere ottimisti sull'Italia nel medio periodo (alcuni anni)?
Per ragioni di tempo devo limitarmi ad alcune brevi considerazioni:
  • Non abbiamo il nucleare e possiamo partire da zero, nella storia economica gli ultimi arrivati (se hanno la cultura necessaria) quando esce una nuova tecnologia la applicano più in fretta e meglio di chi deve smantellare la vecchia
  • Siamo ancora un paese manifatturiero e per noi il costo del petrolio è una tassa terribile che verrebbe progressivamente ridotta
  • La nuova tecnologia è eccezionale per le PMI che sono la nostra forza.
  • Finanziariamente stiamo molto meglio di quanto si crede.
Bisogna per un po' uscire dalle logiche politiche di breve, smetterla di leggere i super catastrofisti stile Repubblica, immaginare un paese che va oltre ai guai giudiziari del suo Premier.

5 Comments:

  • Nonostante tutto condivido il tuo ottimismo ma permettimi di utilizzare un po' di pensiero laterale.

    1. Il sistema politico italiano (politici+Costituzione) sono inadeguati alle sfide che ha davanti l'Italia

    2. E' vero che l'Italia ha un manifatturiero forte ma è anche vero che molto (non tutto) di questo manifatturiero si basa sulle tecnologie standard (centrali elettriche, impiantistica, utensileria, edilizia...)

    3. In questi ultimi 50 anni il territorio è stato soggetto a degrado. Una risorsa limitata. Non penso solo alla Pianura Padana ma anche ad aree TOTALMENTE PERSE (Napoletano e costa casertana). Si potrebbe ripensare ad un tipo di edilizia basato alla riconversione ma....torniamo al punto 1 (dove spesso agiscono lobby, tipo Caltagirone & C. che preferiscono l'ideologia "sporchi e subito"....)

    4. Siamo messi meglio di altri finanziariamente ma, parafrasando Rogoff, è impensabilie uno
    Stato efficiente se non si torna almeno sotto il tetto del 90% del rapporto debito pubblico/pil. Anche perchè è prevedibile che avremo qualche anno con denominatore tendente verso il basso. L'unica via è tagliare la spesa pubblica...e torniamo al punto 1.

    5. C'è almeno un 30% di popolazione italiana, per lo più concentrata al Sud, che ha assorbito una decennale politica assistenzialista (lo dico da meridionale). C'è una mentalità che non si cambia nel breve termine ma solo nell'arco di più generazione operando bene...

    Aggiungo però anche un punto positivo a quanto da te elencato.
    Secondo me (ma non sono affatto solo) siamo alla vigilia della caduta delle Supply Chain complesse. Non so come la cosa si svilupperà ma sarà sempre più difficile e meno conveniente creare una supply chain complessa per prodotti complessi. E questo non può che favorire la nostra manifattura. Anzi, sempre andando al punto 1 di cui sopra, sarebbe bene sviluppare da una parte le professioni e dall'altra l'industria del software e della comunicazione per un mondo locale nella produzione ma globale nelle idee.

    ciao
    azimut72

    By Anonymous Anonimo, at 2:20 PM  

  • Bellissimo Post
    Sottoscrivo tutto..... e aggiuungo che se leggi i libri di Lester Thurow o di Giorgio Merli....... Quando parlano di organizzazioni del futuro......enfatizzano i sistemi decentralizzati e noi siamo maestri in questo per la nostra imprenditorialità naturale
    (politicamente la Lega oggi è quella che interpreta meglio queste aspirazioni) e per la parcellizzazione delle industri se un sistema di produzione come quello di Rossi Focardi realizza l'economia dell'idrogeno profetizzata nel libro di Rifkin.....facciamo bingo.

    By Blogger duca, at 2:47 PM  

  • Ma cosa hai le quote di questa nuova tecnologia.. gli fai una promozione ;-)!!
    Si sa bene che l'Italia non è il peggiore dei mondi possibili, ma anche come ci siano dei problemi non piccoli che ci allontanano da degli standard che definirei di accettabile liberal/democrazia:
    1- la presenza della criminalità a livelli inaccettabili in molti settori dell'economia
    2- una radicata mentalità post marxista che per reazione genera
    3- una leadership di governo poco autorevole, che dietro un liberismo di facciata copre commistioni pubblico/private e conflitti di interessi da repubblica sudamericana.
    Quindi, non leghiamoci una pietra al collo, però non abbassiamo la guardia sulle grosse magagne che, anche personalmente, viviamo nella nostra quotidianità..
    Marco

    By Anonymous Anonimo, at 5:40 PM  

  • Questa è una scoperta rivoluzionaria!! Ovviamente deve essere provata, riprovata, controllata, riproposta su scala piu' ampia, verificare costi, fattibilità e applicabilità alle varie situazioni e chi piu' ne ha piu' ne metta...Però vi rendete conto di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di una nuova possibile era dal punto di vista energetico.
    E di questa notizia dove vai a prendere informazioni? Forse dai giornali? Nooooooo se ne guardano bene dal fornirle........
    Piuttosto ditemi se quello che ho letto in giro è vero e cioè che i due "ricercatori" a causa delle leggi restrittive che ci sono nel ns paese (non ho idea a quali leggi facessero riferimento) si sono appoggiati ad investitori greci per fare una new company in terra ellenica che sviluppa la loro idea. Se me lo confermate sarebbe un autogol di proporzioni epiche per il ns paese.....a questi due devi fare ponti d'oro e agevolarli in tutti i modi per far sviluppare il progetto qui...
    Cosa ne pensate?
    Gianluca

    By Anonymous Anonimo, at 2:11 PM  

  • Concordo al 100% e nel mio piccolo, non solo ne parlo sempre e tengo tutti informati sugli sviluppi, poi privatamente hocontattato tutte le persone che conosco che possono fare qualcosa (anche nel mondo dell'informazione ad esempio) ma continuo a vedere un disinteresse che giudicare è demenziale.

    By Blogger duca, at 2:28 PM  

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