finanza e politica

mercoledì, novembre 10, 2010

Proposte per migliorare l'economia italiana.

Qualche giorno fa avevo lanciato una proposta ai miei quattro amici lettori: provate a dire cosa fareste per rilanciare l'economia italiana. L'amico Azimut mi manda le sue idee e io le pubblico in questo piccolo spazio. Così per gioco sviluppiamo quel dibattito che la politica di oggi e soprattutto chi sta all'opposizione non ci propone.

Spero che altri mandino i loro contributi.

Mi fai una domanda che richiederebbe una lunga discussione, dati alla mano. Però, visto che mi sfrugugli, cerco di risponderti dicendoti ciò che farei per prima cosa.
Il primo intervento che farei è sul cuneo fiscale.
Dove prendere le risorse? avrei bisogno di alcuni dati a disposizione però la butto giù così:
a. blocco delle assunzioni statali (o entrate regolate sulle uscite e su piani pluriennali di incremento della produttività)
b. taglio delle pensioni esistenti e future oltre una certa soglia (per esempio...quante pensioni sono calcolate sull'ultimo stipendio in euro con carriere tutte in lire???)
c. reintroduzione dell'ICI (è stata un errore abolirla).
d. chiusura di un tot di ospedalie. introduzione dell'asta telematica - TRASPARENTE A TUTTI E PER TUTTE LE ISTITUZIONI STATALI -
e conseguente riduzione dei punti di acquisto (sarebbe una rivoluzione epocale).
f. accorpamento/abolizione degli enti inutili e degli enti statalig. abolizione immediata degli ordini professionali.ci metterei anche l'abolizione delle province ma bisogna passare per la modifica costituzionale, al momento impensabile.
Ovviamente è facile a dirsi e difficile a farsi. Ma quanto sopra è il minimo che ci si aspetterebbe da un Governo riformatore in carica vista la situazione (non a caso ho escluso l'abolizione delle province, benchè necessaria).Aggiungo altresì che l'intervento potrebbe essere graduale non avvenire ex-abrupto. Già un abbassamento immediato della pressione fiscale alla fonte di un 3-4% sortirebbe alcuni effetti importanti.
ciao
azimut72 (utopista?)

Si può essere più o meno in accordo, ma così a pelle un complimento per Azimut lo faccio subito. Al contrario dei politici non dice soltanto cosa farebbe, ma dice anche dove prenderebbe le risorse per farlo. Questa è serietà e questa è onestà intellettuale.

Spero altri scrivano...... su su..... Buddy, Fabio, Steeve, Imprenditore, e tutti i lettori silenti..... animiamo un dibattito importante e dimostrimo che la società civile le idee le ha.

13 Comments:

  • Duca,
    ti propongo una mia vecchia idea, da aggiungere alle tue - che condivido - :
    l'abolizione del contratto a tempo indeterminato per tutti, a cominciare dagli statali, compresi i contratti in essere ovviamente.

    Prova a immaginare le conseguenze a cascata di una innovazione di questo tipo...

    Ciao Fabio

    By Anonymous Anonimo, at 9:24 AM  

  • grazie ma non merito tanto.
    Spero si apra un dibattito perchè sarebbe interessante.
    ciao
    azimut72

    By Anonymous Anonimo, at 10:16 AM  

  • Ciao Duca e ciao Fabio,
    l'idea del lavoro "flessibile" sarebbe veramente intrigante: di sicuro favorirebbe efficienza e voglia di fare da parte della "base", ma avrei una forte perplessità nel lasciare un'"arma" del genere in mano ad una certa classe imprenditoriale. Ho lavorato in varie aziende, alcune delle quali "padronali" o per meglio dire "feudali" soprattutto come mentalità del dirigente (di solito proprietario figlio del fondatore..). Se non regolamentata, si potrebbe rischiare dall'oggi al domani di essere fuori dall'azienda non in funzione meriti/demeriti professionali ma solo di "simpatie" personali ed in un mercato non flessibile o in fase di futura flessibilità(lavorativamente parlando)sarebbe difficile poi costruirsi un proprio futuro .
    In breve sono scettico per esperienza personale, ma intrigato dalla possibilità.
    Vi seguo
    Gianluca

    By Anonymous Anonimo, at 10:50 AM  

  • Gianluca, anch'io da sempre lavoro per il privato e capisco tutto quanto affermi. Ho vissuto sulla mia pelle tutto quello di cui parli.
    Però, e questo è secondo me il punto, secondo me la mia proposta ha senso per un "effetto collaterale" che forse non hai valutato abbastanza: ci sono 3.5 milioni di dipendenti statali o assimilati che sono FUORI dalle logiche che io e te viviamo da sempre.
    Tanto per fare un esempio, anni fa un mio omologo al comune di Bologna ( non faccio nomi...) prendeva 3 volte quello che prendevo io, e non potevo nemmeno andare dal suo capo a offrirmi al suo posto... solo al doppio di stipendio.
    Capisco la discrezionalità, ma il mercato è mercato e le fasce "protette" permettimi sono eccessive.
    Preferisco un po' di deregulation per avere i vantaggi; adesso non ce ne è. Nella scia di Reagan e della Thatcher.
    Cameron Rulez!

    Fabio

    By Anonymous Anonimo, at 10:57 AM  

  • Ciao Fabio, è chiaro che se proviamo a fare un ragionamento a 360° sulle implicazioni che genererebbe un cambiamento come questo, si arriverebbe inevitabilmente ad avere la coperta corta da qualche parte. Concordo pero'con te che in teoria si arriverebbe ad una maggiore copertura "meritocratica" dei posti di lavoro (se uno è capace, me lo tengo)ad interesse peraltro anche del "padrone" stesso (azienda o stato che sia) e non prevalentemente "lobbistica" come ora. Riguardo l'efficienza dei dipendenti statali, posso portare la mia esperienza di neo laureato che ha fatto il servizio civile in uno di questi enti,in una sola parola: avvilente. E' vero che è stato diversi anni fa, e di acqua ne è passta sotto i ponti, ma non proprio sotto tutti i ponti....:-) Nell'Italia che stiamo vivendo sarebbe un cambiamento epocale non da poco. Credo che varrebbe la pena di tentare.
    Gianluca

    By Anonymous Anonimo, at 11:23 AM  

  • sui contratti di lavoro già un anno fa avevo pubblicato la mia proposta:


    è indiscutibilmente vero come il posto fisso sia base fondamentale per fare progetti e costituire famiglie dunque andrebbe tutelato e favorito.
    è altrettanto indiscutibimente vera la necessità che hanno le aziende di poter stare sul mercato avvalendosi del precariato perchè oggi possono arrivare ordinativi e commesse importanti o vincere un buon appalto dunque necessitare di manodopera ma presto doversi ridimensionare.

    sono convinto si possa far convivere nel modo migliore queste due esigenze, bisogna solo equilibrare il tiro con stipendio e contributi in modo da bilanciare il tutto. oggi sappiamo bene non è affatto così, chi assume a tempo determinato risparmia in stipendio e in contributi.


    poniamo il caso:
    il tale personale assunto a tempo indeterminato (posto fisso) guadagni uno stipendio mensile di 1200euro a dipendente
    e l'azienda voglia assumere per fronteggiare una fase di espansione, avvalendosi di personale a tempo determinato (precario) per sei mesi.

    basterà imporre alla stessa azienda di corrispondere al precario stipendio e contributi identici a quelli erogati ai dipendenti a tempo indeterminato con l'aggiunta di accantonare una quota (nel caso specifico 200euro al mese) e relativa parte contributiva, di modo che scaduti i sei mesi non rinnovando al precario il contratto debba versare allo stesso la quota di 1200euro (cioè la cifra accantonata), che equivale esattamente ad una mensilità del lavoratore col posto fisso.

    di fatto in questo modo il precario saprebbe che scaduto il suo contratto potrebbe comunque contare ancora su una mensilità senza lavorare. in quel lasso di tempo potrebbe cercare altro impiego riuscendo a fare fronte alle spese.

    mi sembra fattibile, certamente di buon senso perchè se ti prendi il rischio di lavorare solo pochi mesi è giusto ti prendi anche più soldi di stipendio e contributi.
    idem per le aziende, se vuoi godere di manodopera extra per pochi mesi la devi pagare di più di quella standard.

    By Blogger LL, at 1:26 PM  

  • misure per rendere il sistema italia di nuovo competitivo

    a) abolizione della cassa integrazione , abolizione contratto a tempo indeterminato e taglio dei costi previdenziali per i primi due anni di stipendio per chi è disoccupato da più di 6 mesi. abolizione di ogni genere di differenza legislativa tra piccola e media e grande impresa
    b) fissare standard qualitativi che ogni ente pubblico deve rispettare e commissariamento degli enti ( ed abolizione degli enti locali) che per un periodo prestabilito (diciamo due legislature) non rispettano gli obbiettivi
    c)taglio di ogni accisa e tassa sulle forniture energetiche per usi produttivi.
    d) test d'ingresso obbligatorio unico a livello nazionale e selettivo per tutte le facoltà universitarie , taglio del numero delle università e creazione di grandi centri universitari in grado di ospitare e sostentare gli studenti fuorisede
    e) abolizione del doppiaggio (nei programmi televisivi e al cinema) per bambini ed adolescenti e sostituzione con audio in inglese e sottotitoli. obbligo inoltre per chiunque si diplomi in una scuola superiore di raggiungere almeno il livello b2 in una lingua straniera studiata nel percorso scolastico , ed obbligo di dimostrare almeno tale livello per almeno 2 lingue straniere se si consegue un baccellierato ( ovvero la laurea triennale) e fornitura a livello locale di corsi dal costo nullo o simbolico che portino a conseguire tali risultati.
    f) modifica del codice penale che renda reati estremamente gravi quei comportamenti che minano la credibilità degli italiani nella scena internazionale ( truffa falso in bilancio etc)
    g) abolizione di qualsiasi tassa su forniture di connettività
    h) obbligo per tutte le amministrazioni pubbliche di digitalizzare e informatizzare tutta la propria attività
    i) defiscalizzazione di ogni forma di investimento che metta soldi esclusivamente in start up ad alto valore tecnologico ( specie spinoff universitari) o in progetti di ricerca
    j) creazione di "centri per l'impresa" a livello locale che siano gli unici interlocutori a cui rivolgersi a livello burocratico per fare impresa , che si sia piccoli o grandi , italiani o stranieri
    k)liberalizzazione del settore turistico e abolizione degli oneri previdenziali dal costo del lavoro nel settore
    l) modifica della legislazione sull'affitto ad uso abitativo che renda celere lo sfratto per morosità, ed istituzione di criteri ,per la volumetria delle nuove costruzioni e delle ristrutturazioni di fabbricati esistenti, tesi a prevedere meno fabbricati ma di maggiore volumetria

    By Anonymous Anonimo, at 4:46 PM  

  • beh, prima analizziamo quali sono i problemi principali, e poi immaginiamo le soluzioni. Tra i problemi che tutti possiamo vedere ci sono:

    1) inefficienza sia nel settore pubblico che nel settore privato
    2) corruzione e criminalita'
    3) incertezza del diritto

    gli effetti collaterali di questi problemi sono:
    a) mancanza di competitivita e alto prelievo fiscale
    b) disincentivo agli investimenti, sia esteri che interni

    le possibili soluzioni:

    i) contratti di lavoro, pubblici e privati che favoriscano l'iniziativa e la produttivita'. qualche esempio:
    i.i) dare sotto forma di bonus di produzione un parte del salario. questo permette all'azienda di motivare i lavoratori e allo stesso tempo di avere uscite per salari correlate con gli introiti.
    i.ii) favorire contratti flessibili ma con maggiori tutele: la flessibilita' e' un vantaggio per l'azienda, quindi deve essere pagata di piu... un contratto da 6 mesi deve costare e far guadagnare il 20-30% in piu rispetto a un contratto a tempo indeterminato!!! (vedi l'esempio di LL)
    i.iii) gli ordini professionali devono solo garantire la qualita' dei servizi degli iscritti (cosa che fanno in maniera blanda ora) e non le tariffe di monopolio
    i.iv) nella scuola e nell'universita' la funzione di insegnamento e di valutazione devono essere separate (l'alunno viene valutato da un altro docente, valutando in questo modo anche il suo insegnante). programmi semplici con meno materie ma fatte bene.

    ii) piu controllo e certezze nelle pene (vedi punto 3). anche piu carceri (quelle attuali esplodono) e magari forme di pena alternative per reati minori.

    iii.i) pene commisurate al danno e al profitto dell'attivita' illecita: se un crimine rende 100 e c'e' la possibilita' del 5% di essere scoperti, la pena deve essere almeno 100/5%=2000, se il crimine crea un danno di 1000, la pena deve essere almeno 1000 e cosi via... e' matematica
    iii.ii) leggi semplici e di facile reperibilita'
    iii.iii) riduzione del tempo dei processi: assumeri piu personale, investire in informatica e correlare lo stipendio dei giudici al numero e alla qualita' delle sentenze emesse (100 sentenze approvate al secondo livello di giudizio valgono 100, 1 sentenza ribaltata vale -10). Lo steso per gli altri impiegati del settore compresi gli avvocati, vedi punto i.i)

    By Anonymous Anonimo, at 10:16 AM  

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