Oggi è toccata a Putin: in una economia globale nessuno può fare da solo
Oggi anche Putin ha toccato con mano, che le vere guerre stellari si fanno con la fiananza e non con i missili installati in Polonia (Cosa possono valere 10 missile anti missile insatallati a Varsavia contro i più di 5.000 vettori con bombe nucleari di Mosca). In realtà una crisi finanziaria globale è molto più pericolosa e rapida e non ci sono frontiere per contrastarla.
Il lato positivo di tutta questa questione è che i grandi dovranno necessariamente collaborare.
Questo è il vero vantaggio della globalizzazione. Le economie sono così interconnesse che la crisi di uno stato importante comporta necessariamente la crisi dell'intero sistema. Questo di fatto rende impossibili (o almeno razionalmente inutili) le guerre e costringe i diversi sistemi a collaborare o comunque ad elaborare e rispettare una serie di norme condivise. Chi tira troppo la corda rischia poi di rimanervi impiccato lui stesso, perche le interconnessioni sono così tante che non possono essere bloccate alla frontiera.
Un esempio: Putin gioiva nel vedere il petrolio crescere; probabilmente pensava di potersi arricchire e arricchire il suo paese senza sforzo. Oggi ha capito che sbalzi troppo grossi sui valori macroeconomici fondamentali, prima o poi (come un pendolo) ritornano e coinvolgono anche i soggetti che apparentemente erano i beneficiari del movimento.
Anche per questo sono un po' ottimista (molto moderatamente) perchè il mondo globale tende a costringere alla collaborazione e a ridurre guerre e conflitti continentali.
4 Comments:
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By Unknown, at 10:26 PM
la russia ha avuto pesanti contraccolpi è vero, ma putin è un abile stratega, è uno statista vero, e sa che la situazione non lo indebolisce, ma lo rafforza.
intanto il governo arancione in ucraina è caduto.Senza far rumore.intanto gli americani dovendo distribuire aspirine a questa e quella banca non avranno i fondi per una nuova avventura militare e a primavera dovranno ridimensionare quelle che hanno già in ballo.quindi per il momento il Caucaso rimane roba loro.
intanto l'inverno è alle porte e, a prescindere da quello che fa il consumatore americano coi i suoi mutui le sue azioni ed i suoi stramaledettissimi suv, ci sarà mezzo miliardo di europei che dovrà accendere i caloriferi e scaldarsi.
le giornate nere in borsa capitano, e magari ci saranno fondi sovrani che faranno ottimi affari approfittando delle manovre di investirori con il sedere piantato a londra ma l'alito che puzza di vodka.
ricordatevi cosa disse Putin dopo la strage al teatro Dubrovka.
"mi dispiace per le vittime e le loro famiglie, ma non si può mettere in ginocchio la Russia".
vedremo poi, chi rimarrà in piedi.
By gufoimpiccione, at 10:28 PM
Concordo. Io comunque non volevo dire che l'America ha vinto, tutt'altro volevo evidenziare che la Globalizzazione rende tutti collegati e questa è una fortuna perchè spinge ad evitare i conflitti (le guerre) e favorisce i compromessi. Poi, per carità, le scaramucce ci saranno sempre e ci sarà sempre qualcuno che tenterà di prevalere sugli altri, ma in una competizione un po' meno violenta e devastante di una guerra.
By duca, at 11:52 PM
Duca hai centrato in pieno la questione!
Complimenti!
In piu' aggiungiamo che questa Globalizzazione è un'esperienza unica e nuova, senza paragoni con il passato. Quindi, anche se i cicli economici rimangono immortali, la base, le reazioni prossime dell'economia potrebbero stupirci.
ciao
Bud Fox
By Anonimo, at 3:27 PM
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