finanza e politica

venerdì, maggio 29, 2009

Ignoranza economica mostruosa

Il trafiletto che copio sotto è una tale congeria di stupidità e di ignoranza economica che dovrebbe essere analizzato e smontato parola per parola. Non ho il tempo di farlo e quindi mi limito agli aspetti macroscopici:

  1. Intanto il conto fatto dai solerti funzionari si riferisce a un anno, ma quando i posti si perdono spesso non si recuperano più
  2. Si considerano solo i numeri del personale e non la perdita di know how e tutti gli intangibili
  3. Si fa una confusione mostruosa tra investimenti, capitale circolante etccc
  4. Si considerano solo il "costo emergente" e non il "lucro cessante" mi spiego se si perdono 25.000 posti più altri 25000 nell'indotto questi non solo costano allo stato, ma non pagano più tasse........capito i mieri cari funzionari
  5. La distruzione di un marchio come OPEL sarebbe una grande perdita per tutto il paese
  6. etcc......

L'impressione è che i Teteschi di Germania siano nel totale pallone, con piccoli (di cultura intendo) funzionari che fanno i conti della serva solo ad uso e consumo di politici e dei soliti giornali che appartengono a politici.

Chissa perchè gli stessi solerti funzionari e giornali non pubblicano la voragine delle banche Tetesche che hanno ingoiato miliardi di euro (e non è finita). E' il solito giochetto le banche vanno salvate (giusto, ma non i loro proprietari e managers che hanno sbagliato tutto) e le industrie possono morire, come se a lungo termine si vivesse solo di carta!

Tutte queste polemiche sono poi solo strumentali a giochetti politici tra CDU e SPD. Mi sembra che lo spettro Alitalia sia avvicini ad OPEL a grandi passi. In tal caso fa bene Marchionne (grande negoziatore) a chiamarsene fuori.


da Wall Street Italia:

Fiat/ Spiegel: salvataggio Opel costa a Stato più di insolvenza
di Apcom
Secondo i calcoli del ministero tedesco dell'Economia


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-->Berlino, 29 mag. (Apcom) - Il salvataggio di Opel potrebbe costare allo Stato tedesco molto di più di una sua insolvenza. Lo rivelano alcuni calcoli del ministero federale dell'Economia anticipati dal settimanale tedesco Der Spiegel. I funzionari partono dall'ipotesi che un operaio Opel disoccupato costi in media ogni anno alle casse pubbliche 22.700 euro. I costi complessivi variano a seconda del numero di posti di lavoro che andrebbero persi. Nel peggiore dei casi - se cioè tutti i 25.000 dipendenti Opel in Germania e altrettanti nell'indotto dovessero perdere il posto - lo Stato si ritroverebbe confrontato con costi pari a 1,1 miliardi di euro. Il ministero dell'Economia ipotizza in tal caso che Opel venga liquidata e che "nessun dipendente trovi un nuovo posto di lavoro, uno scenario che, nonostante la situazione critica del mercato del lavoro, non è realistico", scrive lo Spiegel. E' invece più probabile che, persino nel caso di un'insolvenza, "anche di fronte a forti tagli delle capacità venga mantenuto un gran numero di posti di lavoro presso Opel e i suoi fornitori". L'eventuale scomparsa di un quarto dei posti costerebbe allo Stato quasi 300 milioni di euro. Molto più salato, invece, il conto nel caso in cui lo Stato si trovasse costretto a coprire i crediti richiesti dai potenziali investitori in Opel: Magna vuole 4,5 miliardi, Fiat 6 miliardi, scrive lo Spiegel. -->