finanza e politica

venerdì, gennaio 11, 2008

La Politica nel lungo termine ha sempre la prevalenza sulla Finanza


Questo sito si chiama Finanza e Politica.
Vorrei chiarire che per me la Politica è quella con la "P" maiuscola, cioè la corretta gestione della cosa pubblica e più in generale lo sviluppo integrato di azioni eticamente correte finalizzate al bene dell'uomo. Fare politica vuol dire mettersi al servizio dei cittadini di un paese, di una regione e di una nazione per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e per promuovere l'elevazione sociale e culturale di tutti i cittadini.
Ma l'Italia è il paese di Machiavelli dove la politica è la gestione del potere finalizzata a far prevalere una fazione sull'altra. Nel corso degli ultimi anni, poi la politica è diventata sempre più la "gestione del consenso" e sempre meno la gestione della cosa pubblica. (Non parliamo poi di etica). Oggi i nostri politici con al "p" minuscolissima sono ormai una casta che vive in una Versaille dorata, lontanissimi dalla realta. L'immagine che mi torna sempre in mente è quella dei saloni di Sanpietroburgo, dove lo Zar e i suoi nobili ballavano e ridevano senza nemmeno immaginare che dopo poco avrebbero perso tutto, perfino la vita, travolti dalla loro stessa arroganza e futile inutilità.
Anche in Italia i nostri politici stanno vivendo la loro ultima "Bella Epoche". In questo senso Prodi (nella foto in alto, ndr) ricorda più il Re di Francia che lo Zar, non mi stupirei se alla domanda: Presidente il popolo vuole pane, rispondesse come Maria Antonietta......."dategli delle brioche". Ormai è così lontano dalla realta che se non fosse così drammatico potrebbe apparire comico, persino esilarante.
Ora la domanda è una sola quale sarà la goccia......e chi e cosa causerà il tracollo di questo sistema.
Forse sarà la crisi finanziaria e dei mercati che si sta preparando sotto i nostri occhi.
Purtroppo nel lungo periodo è la società a prevalere, e se la sociètà civile tracolla, l'economia non regge e come sempre i mercati finanziari anticipano tutto. Ora è facile vedere come il mercato italiano sta sbriciolandosi giorno per giorno, a cominciare dalla piccole e medie capitalizzazioni.
Attenti politici alla Prodi, alla Bassolino, alla Jervolino, alla Pecoraro.....attenti politici da cinecittà incapaci di prendere decisioni e pronti allo scaricabarile, l'Italia non ha più riserve di risorse per permettersi una banda di incapaci così inetti e faciloni, così innamorati della sedia e lontani dalla gente.

Purtroppo amici, attenti anche ai mercati perchè essendo finita la finanza creativa delle cartolarizzazioni facili, a sostenere le borse dovranno essere i fondamentali e l'espansione economica, cosa di cui difettiamo totalmente, quindi c'è solo una strada davanti a noi ed è tutta in discesa, ma si sa la diiscesa in borsa vuol dire un bagno di sangue.
Cautela

8 Comments:

  • Ciao Duca,
    anch'io sono preoccupato di come le cose stanno andando nel mondo ed in Italia in particolare. Dal mondo della finanza, arrivano ormai non solo voci di una crisi, ma ormai veri e propri bollettini di guerra. Banche e finanziarie fallite oramai ce ne sono parecchie, altre(le più importanti) sono state stampellate con soldi pubblici vedi northern rock, alla faccia del liberismo. Altre ancora come countrywide (un colosso fino a qualche mese fa) è stata acquisita dalla Bank of america, solo per evitare pubblicamente la vergogna di un sistema che ha fallito. In Italia le banche sono immuni da questo problema, ma il motivo del perchè fatevelo spiegare da Fiorani o da Faenza, penso che loro siano in grado di darvi delle delucidazioni precise e pertinenti visto che erano banchieri. L'oro e a 1000$ l'oncia, il petrolio e tra i 90 e i 100$, e il made in Italy (la cazzata che vi anno fatto bere, per farvi credere, che tutto va bene) sono come le quotazioni di poltrona Frau, ovvero in ribasso (e anche abbastanza consistente), quando si capirà che il design italiano non è frutto di un sistema, ma di una capacità artigianale e di piccole realtà produttive sarà troppo tardi, anzi forse è già troppo tardi visto la politica di Visco, Padoa Schioppa, Prodi, Bersani, di incentivo alla chiusura delle piccole aziende e nelle botteghe degli artigiani (che hanno fatto e continuano a fare prodotti ad valore aggiunto e di qualità per lo più eccelsa). Il design nasce infatti a Milano dove vi era una scuola (politecnico) e la presenza di molte aziende medio piccole, di capaci artigiani in grado di piegare la materia al volere dell’architetto. Quello che adesso gli ignoranti chiamano Made in Italy nasce dalla volontà (o utopia) degli architetti, artisti ecc.. di creare un mondo, e dalla capacità degli artigiani di plasmarla. Ma ormai queste capacità (che venivano tramandate per lo più da padre in figlio) si stanno perdendo o in alcuni casi si sono già perse; è per questo che non riesco a capire con cosa soppravviverà l’italia in futuro. Forse grazie hai lavoratori pubblici? Alle grandi aziende come la Fiat o Telecom o società autostrade o Enel (adesso capisco il perchè di tutte queste acquisizioni all’estero, chi comprerà energia in italia, le aziende che stanno per chiudere?).
    Poi sento di Violante che convoca i direttori di giornali e telegiornali, per imporre a loro delle direttive da rispettare (per fortuna probabilmente non sarà così o almeno spero) a riguardo di come deve essere manipolata l’informazione, per far apparire elegante, coordinata, puntuale e giusta questa POLITICA (con un nano P) DI REGIME DELLA CASTA.
    Però dai ci sederemo davanti al caminetto (spento perché la legna costa troppo) e penseremo ai bei tempi andati, agli anni delle carceri d’oro, delle autostrade d’oro, a telecom serbia, alle decine di ospedali mai portati a termine, hai lavori di italia90, hai costi dei dirigenti delle ferrovie dello stato, alitalia, borsa italia (quando non era ancora anglo/araba) agli stipendi d’oro di: ministri, deputati, senatori, magistrati, ufficiali dell’esercito, dirigenti di aziende pubbliche, segretari, sottosegretari e chi più ne ha ne metta. A quanti bei milioni buttati, quante feste, quanta coca …eh si! quelli si che erano bei tempi….

    By Blogger Doge, at 1:21 AM  

  • Sondaggio di Altroconsumo – www.soldi.it: “Sei d'accordo sul fatto che si tassino di più le rendite finanziarie per ridurre le tasse in busta paga?”: 60% NO, 40% SI.
    La grande maggioranza dei lavoratori italiani NON VUOLE l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie, cioè sui propri risparmi. Aumentare la tassazione sulle rendite è quindi un autogol, un suicidio politico-elettorale del centrosinistra.
    E allora mi chiedo: ma perché lo fanno?
    Visto che sono tutt’altro che autolesionisti, mi viene da pensare: che stiano obbedendo a ordini “superiori”? A quali potenti burattinai stanno obbedendo? A quali poteri forti fa così tanto comodo raddoppiare le tasse sui risparmi dei lavoratori? E’ interessante notare che troviamo politici statalisti, rossi, bianchi o neri, che vogliono tartassare i risparmiatori, trasversalmente in tutti gli schieramenti politici ad eccezione dell’area liberista. Da Bertinotti ad Alemanno, da Follini ad Amato, da Ferrero a Di Pietro. Sappiamo che in Italia le famiglie padrone hanno l’abitudine di tenere loro uomini sia a destra che a sinistra: qualunque schieramento politico vinca, vincono sempre loro. Berlusconi era l’eccezione, e, almeno finora, grazie alla sua ricchezza e al suo impero commerciale, si è potuto permettere di essere indipendente dai soliti poteri forti: guarda caso è stato l’unico, insieme alla Lega, ad opporsi con decisione all’aumento della tassazione sui risparmi, anche contro i suoi alleati. Berlusconi potrà piacere o non piacere, ma questi sono i fatti. E, se ben ricordo, Alemanno cominciò nel 2005 a reclamare a gran voce l’aumento della tassazione sui risparmi dei lavoratori. Proprio quando la grande impresa assistita reclamava il taglio dell'IRAP. Oggi, in tale ruolo di tartassatore, a posto di Alemanno abbiamo Ferrero: cambia qualcosa?
    E allora invito quei parlamentari del centrosinistra dotati di buon senso e d’indipendenza a evitare il concretizzarsi di questa follia suicida, a impegnarsi per bloccare l’aumento della tassazione sugli inflazionatissimi risparmi degli Italiani.
    Sempre se vogliono essere rieletti: i risparmiatori hanno una memoria da elefante.

    Avv. Filippo Matteucci

    By Anonymous Anonimo, at 9:36 AM  

  • la politica secondo me?
    anche questa simpatica storiella può darne un'idea.
    "questa è la storia di 4 persone chiamate
    Ognuno
    Qualcuno
    Ciascuno
    Nessuno.
    C'era un lavoro da fare e Ognuno
    era sicuro che
    Qualcuno lo avrebbe fatto.
    Ciascuno avrebbe potuto farlo
    ma Nessuno lo fece.
    Finì che Ciascuno
    incolpò Qualcuno perchè
    Nessuno fece ciò che
    Ognuno avrebbe potuto fare"

    Zener

    By Blogger Zener1992, at 1:22 PM  

  • intanto Nessuno, Ciascuno, Ognuno e Qualcuno vengono pagati fior di quattrini.
    non è mica facile ogni giorno inventarsi uno scaricabarile.
    zener

    By Blogger Zener1992, at 1:24 PM  

  • domando:

    prima di fare crak (o forse a crak fatto poco importa), pensate che anche in italia potrà avvenire una qualche "insurrezione"? (la metto tra virgoletta per la vaghezza del futuro).

    e se la vostra risposta è sì, quale gruppo di persone potrà fare da detonatore e da raggruppatore del popolo? (una volta erano i contadini, poi gli operai, poi direi gli studenti se penso al '68 e oggi chi? in questa società divisa esistono gruppi di persone che hanno una tale forza? chi ha una tale coesione sociale che travalica sesso, religione, ideologia politica, età?)

    vi prego di rispondermi

    By Blogger LL, at 2:05 PM  

  • Luca chiede chi ha la forza per fare se non proprio la rivoluzione, almeno un po' di casino?
    In Italia solo il Sindacato (CIGL e CISL)e per altri versi la Chiesa hanno una organizzazione capilare sul territorio per mobilitare masse di persone per manifestazioni o grandi raduni. Ma la Chiesa la possiamo scartare, e il Sindacato rappesenta sempre più i pensionati che per definizione sono dei conservatori e non dei rivoluzionari.
    Rimangono dei sottogruppi. Per me uno di quelli che, se adeguatamente aizzato/strumentalizzato/guidato in maniera più o meno occulta potrebbe sostenere una ribellione è quello degli immigrati extracomunitari. L'Esempio francese dovrebbe fare riflettere.
    Un tale detonatore scatenerebbe ulteriori ed eguali forze contrarie soprattutto tra i gruppi di giovani che sono sempre più radicali nei loro movimenti.

    By Blogger duca, at 6:01 PM  

  • condivido come al solito il tuo pensiero!
    i sindacati sono out e la pacifica Chiesa cmq la stanno "casualmente" mettendo a tacere...
    ci sono gli immigrati ok, poi
    secondo me chi "hanno una organizzazione capilare sul territorio per mobilitare masse di persone per manifestazioni o grandi raduni." per dirla con parole tue con tanto di copia incolla, pensa un pò agli ultras... casualmente anche loro messi a tacere proprio come la Chiesa...

    By Anonymous Anonimo, at 10:50 AM  

  • aggiungo ancora una cosa, gli immigrati sono forti secondo te? vero.
    casualmente anche loro però sono oggetto di leggi speciali, basta il sospetto di reato turbativo della quiete sociale per cacciarli fuori senza canonico processo.

    By Anonymous Anonimo, at 11:43 AM  

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