finanza e politica

giovedì, luglio 19, 2007

Alitalia


Adesso dovremmo obbligare Epifani a fare l'AD di Alitalia. Gli diamo una bella scatola di montaggio (quelle che si comprano per montare i modellini) una bella pacca sulla spalla e poi un bel "in bocca al lupo" e se riesce a rimontarla mi iscrivo alla CGIL per il resto della vita.

4 Comments:

  • Non penso che Epifani sia la causa del fallimento delle trattative Alitalia, semmai è solo la ciliegina sulla torta (dopotutto da buon parassita, difende la sua categoria). Alitalia a differenza di altre aziende ad azionariato statale non ha beneficiato di "furti" legalizzati come i fissi delle bollette, vedi enel vedi telecom ecc.. che se non fosse per questo flusso di denaro facile sarebbero in condizioni ben peggiori di Alitalia. E come, purtroppo sono state utilizzate le risorse (veramente un fiume di denaro pubblico) il grave della situazione, e ancora peggio che non esistono responsabili di tutto ciò che è successo, dopotutto in italia non esistono colpevoli o responsabili (solo le contribuzioni sono a livello di responsabile) e questo vale non solo per l'Alitalia. E se come molti dicono l'economia mondiale è ad un punto di svolta, non so come faremo a sopravvivere come paese, non scommetterei un cent sul fatto che tra 10 anni possa ancora esistere un paese chiamato italia....ma nel frattempo Alitalia sarà regalata a qualche azienda estera con un responsabile di nome e di fatto, che a suon di calci in culo ( a gran parte dei 18000 dipendenti) rimetterà in sesto un'azienda, che servirà per una nuova fuga di italiani dall'italia.

    By Anonymous Anonimo, at 3:54 PM  

  • Su molte cose concordo. Ed anche Epifani non è certo l'unico responsabile, ma il sindacato in Alitalia si è sempre comportato come se vivesse in un ministero invece che in una aziennda soggetta alla concorrenza internazionale che dovrebbe mettere al centro il cliente.
    Però amico Doge, sei troppo pessimista, l'Italia ha ancora tante risorse, non politiche e nemmeno nello stato ma ci sono ancora tante persone che hanno voglia di fare e che per fortuna hanno la cultura e le capacità imprenditoriali per andare avanti. La vera cosa importante sarebbe ridurre del 75% l'apparato burocratico di stato, regioni, provincie e comuni ed enti vari. Questo si che rilancerebbe l'Italia, sarebbe come togliere una palla di piombo ad un nuotatore.

    By Blogger duca, at 5:07 PM  

  • Si hai ragione sono pessimista, ma perchè non vedo vie d'uscita e le vie d'uscita in questo momento non c'è le possiamo permettere. Ridurre l'apparato burocratico dello stato del 75% (che condivido) significa qualche milione di dipendenti pubblici (non riciclabili in nessuna altra attività legale, visto la loro abitudine al lassismo) a spasso per le strade, e questo stato dal debito/Pil al 106% (unità in più unità in meno)non può permettersi cassa integrazione o lavori socialmente utili (dal momento che le tasse ed introiti statali hanno già raggiunto il 65/70% per l'impresa autonoma).
    L'ottimismo è il profumo della vita , era ed è un'ottimo slogan per riempire di debiti qualche decina di migliaio di persone educata dalla televisione a propria immagine e somiglianza. Alle volte bisogna (o meglio ci tocca) morire, ma questo in un mondo sempre più geneticamente modificato, è del tutto naturale.

    By Anonymous Anonimo, at 5:53 PM  

  • Dai ridiamoci un po' su!
    In ogni caso non ci sarebbe bisogno di licenziare nessuno. Basterebbe bloccare il turnover per 10 o 15 anni. Poi il vero risparmio non è spendere meno ma non avere migliaia di persone che non fanno che creare assurdità burocratiche per tarpare le ali a chi lavora. Ti faccio un esempio....il federalismo è una bella cosa ma da noi l'hanno interpretata in modo assurdo, ogni comune e ogni provincia si rifà il sistema informativo, continuamente fa e disfa procedure per il semplice motivo che ci sono persone che non sanno cosa fare e si creano letteralmente nuovi meccanismi. Non sto inventando. E' proprio così. Addirittura sono riusciti a creare sovrastrutture gigantesche anche per gestire i fondi della UE. 20 anni fa c'era un solo format per presentare programmi di formazione. Uno solo in tutta la UE tradotto nelle varie lingue......poi in Italia hanno delegato alle regioni e ne sono stati creati 21 (20 + 1, c'è Bozen che li vuole in tetesco) poi hanno delegato alle provincie e adesso ci sono più di 100 format diversi con relative procedure e sistemi informativi........ma non basta.....alcune province hanno spezzato le competenze tra indutria, lavoro e agricoltura, con relativi assessori e apparati, ma non basta i fondi Ue sono stati divisi in alcune aree tra assessori all'industria e a assessori all'innovazione, e quelli per i disoccupati sono stati ripartiti tra assessorati alla formazione, alla scuola e al lavoro. Ognuno si gestisce il suo rivoletto di risorse UE: Poi chissenefrega se le risorse gestite sono inferiori al costo dell'assessorato, della sua segeteria dei suoi funzionari, dei capi capetti e passacarte, delle auto blu, degli edifici, e delle consulenze esterne per creare ulteriori sistemi informativi e scartoffie e procedure varie. Ecco perchè anche solo l'eliminazione progressiva di apparati permettere all'Italia di liberarsi della palla di piombo che oggi ci stanno legando ai piedi.

    By Blogger duca, at 9:23 PM  

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