finanza e politica

martedì, ottobre 03, 2006

Diliberto sta a Zener come la "piazza" sta alla cultura

Venerdì, l'amico Zener ha fatto un post analizzando le promesse di Diliberto e confrontandole con le attuali azioni di governo http://zener.blogspot.com/ . Apriti cielo, più di 40 post di commento (Quando noi blogger finanziari raggiungiamo a malapena i 2/3). Mi è venuto voglia di analizzare cosa è successo ed ho scritto questo post:

Ho letto tutti i 43 post....interessante, soprattutto da un punto di vista sociologico. Sommariamente ci sono due grandi tipologie: quelli che argomentano le loro idee cercando di spiegare in termini economici il perchè sono favorevoli o contrari, e quelli che insultano, inveiscono, ma senza spiegare perchè o tirando fuori cose che con la finanziaria c'entrano come i cavoli a merenda (ad esempio il lungo post su bolzano che centra con la finanziaria di Prodi!?)

Quello che voglio dire è semplice: ci sono luoghi dove dialogare, criticare, spiegare o sostenere, e luoghi dove urlare e inveire. I blog appartengono alla prima categoria. Sono uno strumento di democrazia perchè permettono di creare idee, correnti di pensiero al di là ed a volte contro la comunicazione dei media dominanti. Per la seconda ci sono le piazze e certe televisioni dove non si può esprimere un concetto della durata superiore ai 30 secondi. In questi luoghi si usano solo slogan preconfezionati, spesso elaborati da burattinai abilissimi e invisibili, che fanno leva sulla mancanza di cultura o semplicemente sulla poca voglia di molti ad approfondire. E' così che abili comunicatori canalizzano il malcontento (a volte legittimo di parti importanti della società). Io invito chi urla, inveisce e rivolge epiteti ingiuriosi ad approfondire (esattamente come fa Zener con i bilanci) e poi dissentire, criticare, anche protestare. Ma, ad esempio, chi definisce Tremonti un cretino è quantomeno disinformato, si può essere in disaccordo con Tremonti, questo si, ma andatevi a leggere i suoi testi, i suoi articoli, o la rivista "Aspenia" da lui promossa e su cui scrivono intellettuali di destra e sinistra (se ancora ha senso questa divisione) e poi criticate, spiegate le vostre ragioni, cercate di convincere che la politica di Tremonti non è corretta.
Gli slogan fine a se stessi sono frutto di una cultura televisiva di massa, che è molto più vicina alle reti Rai e Mediaset (e qundi in parte Berlusconiana). Viva i blogger, viva gli approfondimenti di Zener.

6 Comments:

  • Vedete come è bello il mondo dei blog? Uno scrive e chiunque può manifestare il proprio apprezzamento o il proprio dissenso.
    Cosa volete di più?
    Chi altro vi da questa opportunità se non blog?
    Quando scriviamo post non possiamo mica permetterci di fare passi falsi, pena la gogna mediatica.
    Chi legge sappia che noi vi ascoltiamo sempre e facciamo pure autocritica.
    Il blog è di chi scrive sì... ma il blog sei anche tu, chi può darti di più?

    By Anonymous Anonimo, at 4:49 PM  

  • Ringrazio Luigi.d, il suo post mi fa molto piacere, perchè mi fa molto piacere se ho suscitato la voglia di approfondire un argomento.
    Cerco di risponderti come posso:
    io mi sono accorto di tremonti quando ho letto "La riforma fiscale", pubblicato il 19 dicembre 1994 dal ministero delle Finanze, come supplemento del Sole-24 Ore (il cosiddetto Libro bianco Tremonti). Era un libercolo di 100 pp estremamente interessante dove Tremonti faceva il punto sulla situazione del ministero delle finanze (era stato ministro per 6 mesi)ed elaborava le sue proposte. E' interessante a distanza di 12 anni vedere le sue idee. Poi Tremonti ha pubblicato un sacco di cose. Un argomento interessante è la concorrenza tra Italia e Cina e la posizione della UE. Ecco tutti i suoi libri He is the author of many publications. His books include: Imposizione e definitività nel diritto tributario (Milan, Giuffrè, 1977); (with Vitaletti) Le cento tasse degli italiani (Bologna, Il Mulino, 1986); La fiscalità industriale (Bologna, Il Mulino, 1988); (with Vitaletti) La fiera delle tasse (Bologna, Il Mulino, 1991); (with Galgano, Cassese, Treu), Nazioni senza ricchezza ricchezze senza nazione (Bologna, Il Mulino, 1993); (with Vitaletti) Il federalismo fiscale (Bari, Laterza, 1994); La riforma fiscale (Milan, Oscar Mondadori, 1995); (with Luttwack and Pelanda) Il fantasma della povertà (Bari, Laterza, 1995). Legislative activity. Bills presented as first sponsor: Measures for the reform of the rules on the election of the Chamber of Deputies; Simplification and rationalization of fiscal obligations in the matter of electronic commerce.

    Se vuoi suoi articoli li trovi a questo link http://www.giuliotremonti.it/discorsi/
    Ciao

    By Blogger duca, at 5:04 PM  

  • Il quadro generale per ragionare è questo:
    (tratto da un forum)
    Nel mondo attuale globalizzato dove le società possono lavorare, approvvigionarsi, vendere, avere dipendenti e sussidiarie in tutto il mondo e non ci sono barriere ai movimenti di capitali e di merci LE AZIENDE GLOBALI PAGANO SEMPRE MENO TASSE

    Un esempio: Merck ha evitato 1.5 miliardi di tasse attribuendo le sue patenti e brevetti a una sua società in Irlanda dove le tasse sono minime e poi facendosele vendere alla società madre in America dove in teoria pagava il 35%. Questo è assolutamente legale e ci sono sistemi simili per tutte le aziende quotate (per questo le borse salgono sempre e il cittadino medio non capisce come mai perchè per lui l'economia non va così bene!)

    Questo vale non solo per Microsoft e Google o le società di fondi comuni di Unicredito, Pioneer, che trasferiscono la sede in Irlanda dove le tasse sono il 10% e nei primi anni non paghi niente, ma anche per una società di softare o di traduzioni tecniche che abbia qualche sede all'estero e un certo grado di sofisticazione legale e finanziaria

    Il risultato è che solo la classe media, di lavoratori dipendenti ed autonomi con un poco di reddito (quelli che guadagnano veramente poco ovviamente contribuiscono poco e ricevono qualche deduzione) può essere veramente tassata, i soldi gli stati assistenziali li devono estrarre da quelli che guadagnano abbastanza, ma non sono sofisticati e non hanno attività all'estero

    Una conseguenza paraddosale è che i top managers, banchieri, famiglie ricche, super-avvocati e consulenti, goldman sachs e merril lynch, quelli delle stock options e investimenti finanziari globali insomma...sono sempre più in sintonia con i politici di sinistra che vogliono spremere sempre più tasse "ai ricchi"

    I ricchi veri in sostanza sono protetti dalle tasse dalla complessità e sofisticazione delle società di capitali globali e mercati finanziari globali e non si preoccupano di aliquote e contributi più alti. Però hanno bisogno che le loro società abbiano sussidi, finanziamenti e favori vari e comunque che lo stato tenga buoni i lavoratori con le pensioni, sanità pubblica e sussidi vari. Inoltre che faccia entrare quanti più immigrati possibile per avere servitù e lavoro dipendente a buon mercato e poi paghi i costi in termini di criminalità, degrado e adattamento

    Questi soldi quindi vanno spremuti da qualcuno e c'è solo la classe media che può essere vittima, i dirigenti di medio livello, gli ingegneri di fabbrica e i tecnici, gli artigiani, commerciani, professionisti, piccoli industriali, ristoratori...che essendo bersaglio di una tassazione complessiva (tra imposte dirette ed indirette) del 70% giustamente cercano di evaderne un poco

    E i politici di sinistra che ideologicamente sono predisposti a tassare sempre e comunque chiunque si muova e cerchi di produrre reddito sono quindi l'alleato ideale. Questo spiega perchè oggi i media importanti dal Financial Times al New York Times al Corriere della Sera a Repubblica che ovviamente appartengono ai gruppi finanziari siano sempre schierati per i partiti e governi di sinistra

    (...perchè la presidenza Clinton fosse appaltata in pratica a Goldman Sachs e il governo Frodi abbia uomini di Goldman nell'economia, il romanoprodi fosse loro consulente, Costamagna capo di Goldman sia il suo vero consigliere..., la maggior parte degli hedge funds sia contributi ai democratici...)

    By Blogger Forteconiforti, at 1:33 PM  

  • Vero......molto vero ciòche dici!

    By Blogger duca, at 3:12 PM  

  • Grazie Duca!
    quella equazione sul titolo del post mi fa arrossire come il complimento di una ragazza: ne ho ricevuto sempre pochi:)
    Il bestiario che circola è frutto di poca e scarsa preparazione.
    Non che noi siamo dei guru.
    Però una cosa la facciamo: ci informiamo quasi tutti su ornai di stampa indipendenti e poi proponiamo il nostro punto di vista, sempre opinabile e criticabile: un punto di vista non è niente di assoluto.
    Poi che in giro ci sia del becerume che in preda ai deliri post elettorali nega anche l'evidenza beh..peggio per loro.
    Nel bestiario che ho raccolto c'era un(a) tale che si dichiarava contenta per il bonus figli da 1.400 euro AL MESE.
    Questi si tengono informati leggendo chissà che cosa, oppure hanno dei filtri mentali che gli fanno percepire solo ciò che gli aggarda meglio.
    Poi se la sanità da gratuita passa per magia a pagamento la soluzione c'è: è il bispensiero Orwelliano...quando la razione di cioccolata diminuiva da 30 a 25 grammi ci si crea il convicimento che invece è aumentata da 20 a 25 grammi.
    "sempre in meglio" !
    L'arma migliore di questo governo è la demagogia e l'uso sofisticato dei termini che da al popolo bue l'illusione ed il convicimento delle cose.

    By Blogger Zener1992, at 5:43 PM  

  • By Blogger raybanoutlet001, at 3:28 AM  

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