Guardiamo un po' verso gli USA e smettiamola di piangerci addosso
Quello che è avvenuto in questi giorni è un tipico esempio di disinformazione cui hanno concorso sia i media sia molte fonti ufficiali (vedi le agenzie di rating che più volte in questo sito si è suggerito di eliminare). E' vero la UE ha molti problemi, ma certamente gli USA non stanno meglio e non sono in grado di dare lezioni a nessuno. Gli USA hanno un debito enorme che nel 2009 è esploso (9,9% del PIL) e nel 2010 continuerà a crescere con percentuali più che doppie di quelle italiane (circa 1,5 trilioni di $ pari a oltre il 10% del PIL). Solo durante la seconda guerra mondiale gli USA ebbero un deficit in percentuale maggiore e dal dopoguerra il deficit/PIL non andò mai oltre il 6%.
In questo articolo potete vedere tutte le previsioni del CBO .
Ma a tutto questo si deve aggiungere (cito a memoria ma non sbaglio di molto):
- Le famiglie americane sono molto indebitate e lo stock di debito pubblico + stock di debito delle famiglie è oltre il 300% del PIL USA molto ma molto superiore a quello italiano
- Molti stati USA come ad esempio la California (Pil comparabile a quello italiano) sono a loro volta indebitatissimi e sull'orlo del defoult finanziario
- La bilancia commerciale è cronicamente in rosso da decenni
Tutto questo ha portato Bernanke a dire di fronte al congresso che se si continua così il debito è insostenibile!
Ma gli USA hanno almeno tre o quattro cosette che noi europei non abbiamo:
- 10 Portaerei efficienti e basi ovunque nel mondo
- Il più potente network mediatico
- Un sistema bancario ancora fortissimo che manovra anche le Agenzie di Rating e il FMI
- Unitarietà di comando politico/finanziaria
E noi piccoli e divisi europei non vorremo mica sperare di sostituire l'Euro al Dollaro come moneta di scambio internazionale senza che gli USA rinuncino a combattere. Ma non scherziamo. Gia Americani faranno di tutto per mantenere la forza del Dollaro e per poter espandere il loro debito a discapito di noi poveri divisi e autolesionisti europei.
Per quanto riguarda noi trader: inutile combattere contro i mulini a vento, comprendiamo la situazione e proviamo a sfruttare tutti i su e giù, ma senza farci prendere per i fondelli da una stampa UE succube delle agenzie di rating e dei media USA.
Non siamo peggio di USA e Giappone e non saremo i primi a fallire.
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