finanza e politica

venerdì, settembre 04, 2009

Economia, Mercati Finanziari e Media Nazionalpopolari. Sveglia. il mostro sta per arrivare. RIUSCIRA' A RESISTERE IL SITEMA INDUSTRIALE ITALIANO???

Stiamo vivendo giorni importanti per l'economia mondiale e i nostri giornali principali riempiono pagime su pagine (spesso le prime pagine) di gossip.
La questione vera su cui dibattere è questa:
riuscirà il sistema industriale del Nord Italia a soppavvivere alla crisi? Questa signori è la vera questione. Le imprese meccaniche, quelle dell'abbigliamento e tutte quelle collegate all'edilizia viaggiano con fatturati che vanno dal -20% al -50%.
Se si escludono le imprese legate al mondo degli incentivi statali (che purtroppo prima o poi finiranno) abbiamo molte imprese che se la crisi perdura su questi livelli falliscono.
Mi spiego meglio e traduco per i non specialisti questo concetto: la sopravvivenza (6 mesi o 1 anno) delle imprese con cali fatturati di queste dimensioni dipendono solo dal grado di indebitamento delle imprese. Le più indebitate crollano subito, le meno indebitate reggono di più, ma poi anche loro crollano. Tutto il resto è fumo.

Il nostro governo per ora ha utilizzato una strategia per lo più attendista: cassa integrazione a go go per garantire reddito alle persone e il mantenimento delle competenze all'interno delle imprese. Tutto questo in attesa della ripresa che avrebbe trainato anche noi. Una strategia che ritengo giusta e in tempi normali anche particolarmente avveduta. Una strategia nè di destra nè di sinistra ma di buon senso........in tempi normali, ma questi non sono tempi normali. Purtroppo la famosa ripresa se ci sarà sarà lenta e asfittica e per di più verrà attenuata dalla scomparsa progressiva degli incentivi che in questo periodo hanno risollaevato alcuni settori. Siamo un vaso di coccio in mezzo a vasi di acciaio (Cina e india che fanno concorrenza sui prezzi) e alcuni paesi occidentali (Giappone, GB e altri (perfino la Svizzera e la Svezia) che fanno le svalutazioni competitive.
E noi siamo qui attaccati ad un europa di burocrati e con un Euro altissimo che uccide il nostro export e aumenta il nostro import sia di merci finite, ma ahimè da alcuni anni anche di semilavorati. Senza possibilità di muoverci, con politici che parlano solo di gossip e giornali che continuano a ribadire la favola bella della futura ripresa che ci salverà.
Intanto le famose imprese del Nord Est mettono in cassa integrazione tutti una settimana al mese, e le imprese artigiane che fanno sub fornitura chiudono e licenziano. Sopravviverà il sistema industriale del Nord a questa crisi........QUESTA E' LA DOMANDA VERA. COSA FARE PER FARLO SOPRAVVIVERE? DI CONSEGUENZA COSA FARE PER MANTENERE L'ITALIA A LIVELLO DI PAESE RICCO E SVILUPPATO?

5 Comments:

  • Caro Duca, anche se non sono più intervenuto per motivi di tempo (lavoro e ferie) ti leggo sempre volentieri e spesso i tuoi spunti coincidono con i miei ma credo anche con chi ha buon senso. Alla tua domanda rimane alquanto difficile rispondere soprattutto perchè nessuno (se non i pochissimi eletti che manovrano e che sanno davvero come stanno le cose) sa davvero se e quando finirà questa crisi. Una cosa è certa: veniamo da un lungo periodo di sovrapproduzione e iperconsumo e quindi abbiamo vissuto questi tenori prima consumando il risparmio (per quei paesi che potevano permetterselo come l'Italia - parlo di risparmio privato) poi aumentando il debito individuale. Ti pare normale che ad acquistare un'auto con prestito viene concesso quasi uno sconto maggiore quando ricordo che con pagamenti contanti alcuni anni fa si ottenevano sconti premiando così chi del risparmio ne faceva una regola di vita quotidiana? E' evidente che negli ultimi anni la società ha premiato i grilli, gli spendaccioni, gli irresponsabili penalizzando al contempo chi invece voleva continuare le regole mai passate di condurre una vita regolata e senza eccessi. Oggi tutto è diventato eccesso: dall'estetica al consumo, agli pseudoformalismi, ai falsi moralismi, alle false notizie importanti. MI sembra di vivere nel mezzo di una grande bugia dove solo pochi (spero noi) che riescono ad avere la fortuna, la costanza e la dedizione del tempo e della passione per infomrarsi , possono essere parzialmente esentati dai rischi di disinformazione. Ma a volte, sai, mi chiedo se sia meglio essere inconsapevoli e vivere alla giornata. Non riuscirei mai a vivere così ma credo che il segreto della tranquuillità di molte persone sia anche nella loro magari involontaria "ignoranza" (ignorare i fatti e i dati). Tornando al nocciolo della questione e quindi alla sovrapproduzione o iperconsumo, la crisi durerà finchè non tornerà un flusso equilibrato tra rispamio e consumo, compatibile con le esigenze effetive e con una ritrovata condizione di vita equilibrata. Quello che mi spaventa è che so che sarà un processo lungo e quindi lunga sarà la crisi che volgerà al termine solo quando avremo ritrovato tale equilibrio produzione/consumi fisiologico e non drogato dalle politiche consumistiche che ci hanno portato dove siamo. Il lato buono che spero verrà sarà quello di cambiare compleamente le nostre abitudini tornando a quelli che eravamo non tanti anni fa. Mi son sempre chiesto : progresso cosa è? Per me è l'andare avanti progredire ma prendere solo le cose migliori delle nuone scoperte, dei nuovi stili. Ecco, l'esercizio futuro delle nuove generazioni dovrebbe essere proprio quello di saper cogliere le parti buone del progresso lasciando intatte quelle buone delle vecchie abitudini. Probabilmente è utopia ma la speranza è l'ultima a morire non credi?

    Un caro saluto

    PG

    By Anonymous Anonimo, at 11:55 AM  

  • Sottoscrivo ogni parola del tuo commento e mi fa piacere che almeno siamo in 2 a pensarla così. Il mio non è pessimismo è semplicemente vedere la realtà.....po proverò anche nel mio piccolo a fare alcune proposte.
    Un piacere leggere certi commenti....veramente

    By Blogger duca, at 12:15 PM  

  • Siamo in tre.

    By Blogger Doge, at 12:35 PM  

  • Condivido anche io le vostre considerazioni: a volte è davvero difficile resistere al consumismo sfrenato.Tuttavia a volte mi chiedo se sia davvero necessario cambiare automobile invece di ripararla....se solo ci fossero commercianti piu' ragionevoli e scrupolosi...

    Un saluto


    Nicola

    By Anonymous Anonimo, at 7:46 PM  

  • Spero che quello che ho scritto sia di vostro gradimento http://wellness-finanziario-denaro.blogspot.com/2009/09/analisi-mercati-finanziari.html

    By Blogger Claudio, at 9:19 PM  

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