Io in questo momento non seguo le dottrine filosofiche ed economiche. Credo che nell'emergenza bisogna rianimare il moribondo e basta. Quindi tanto pragmatismo. Il sistema bancario non può fallire, sarebbe un disastro non solo economico ma anche per l'ordine pubblico. Un paese senza banche oggi ci riporterebbe all'Argentina. Cioè al caos. Quindi se il pubblico deve intervenire lo faccia, lo dico da vecchio liberale. Poi ci saranno il tempo per ragionare su cosa è meglio.In ogni caso non penso che siamo a questo livello. Oggi bisogna soprattutto fermare il panico, poi riportare fiducia, e quindi lavorare ad una riforma complessiva nel lungo termine.In questo senso ho molta fiducia in Tremonti (che come potete vedere parla pochissimo) e anche in Berlusconi che da grande imprenditore sa il valore della finanza per le imprese e per l'economia e giustamente in questo momento è iper attivo (viaggi e incontri non preventivati) e soprattutto sa che Timing is timing. Il tempo per operare è poco, bisogna fare in fretta. In questo senso però l'Europa non aiuta; tutti pensano al loro orticello. La casa brucia ma loro pensano a salvare solo la loro porzione di casa. Credono di poter fermare l'incendio sulla porta di ingresso. E nessuno vuole pagare per gli altri.
Questo blocca le iniziative comuni e fa perdere tempo prezioso.
2 Comments:
D'accordissimo in tutto. Leggo il suo blog da poco tempo assieme ad altri, ma il suo mi sembra il + chiaro e soprattutto il + ... pragmatico... Complimenti
Claudio
By Anonimo, at 1:52 PM
Duca, dove ha visto l'Europa? Forse, sulla carta geografica. Per ritenere l'Europa una realtà efficiente e competitiva, bisogna raggiungere l'unità politica. Abbiamo perso tempo e credibilità. Sino a che in Europa si legifera sulla misura delle banane, sull'alcool nel vino, sui prodotti DOCG, e non si legifera su una politica unitaria nei confronti del mondo intero, resteremo sempre provincia. Sluti Aldo.
By Anonimo, at 12:40 AM
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